Nati con la rete

la prima generazione cresciuta su internet - istruzioni per l'uso

2009

I due autori, di formazione avvocati ed esperti delle tecnologie digitali, pongono come dato centrale di riflessione e d’analisi la rivoluzione digitale dal punto di vista dei nativi digitali. Fra gli argomenti indagati, si segnalano i capitoli sulla questione dell’identità, sul bullismo online, sulla privacy e sul sovraccarico d’informazioni.

Con l’espressione nativi digitali gli autori intendono la generazione, nata dopo gli anni ’80, per la quale le tecnologie digitali e Internet rappresentano un ambiente familiare e con cui hanno un rapporto attivo. Ciò non significa, evidentemente, che i nativi digitali, per il fatto di essere cresciuti in un ambiente digitale, siano esperti digitali, quanto il fatto che per loro molte questioni decisive che ruotano attorno al rapporto con la rete e con le nuove tecnologie si pongono in maniere alquanto diversa rispetto alle generazioni che solo in età adulta hanno cominciato a utilizzare la rete. Ad esempio: per un adolescente oggi è del tutto naturale, per la ragione stessa che utilizza servizi online come social network e forum, convivere con una molteplicità di sue identità digitali. Ma fare uso d’identità digitali molteplici non significa che l’adolescente le sappia gestire, che ne conosca le implicazioni e i pericoli potenziali, come gli eventuali usi scorretti che ne possono fare coetanei, adulti malintenzionati e aziende. Anche la differenziazione fra online offline per i nativi digitali non è affatto scontata; in ragione dell’aumentato tempo di connessione e della crescente diffusione dei servizi a banda larga, tendono a confluire online attività e di pratiche che la generazione precedente gestiva offline.

Per utilizzare un altro esempio utilizzato dagli autori, tutto il processo di creazione e di circolazione delle informazioni personali è stato rivoluzionato dalla digitalizzazione provocata dalle nuove tecnologie, che sta determinando enormi cambiamenti. I nativi digitali fruiscono direttamente sia dei vantaggi di questo processo (semplificazione della vita quotidiana, maggiori possibilità di conoscenza e di condivisione delle esperienze con altre persone) che dei rischi (violazione della privacy, commercializzazione e uso improprio dei dati personali), ma raramente ne hanno consapevolezza, in quanto la rivoluzione tecnologica è da loro considerata un dato di fatto, scarsamente problematizzato. Connesso a questo processo è il fenomeno del sovraccarico informativo. Con l’avanzare della digitalizzazione, la massa di dati e di informazioni accessibili cresce a un ritmo e con un volume che non ha assolutamente paragoni con il passato, generando molti interrogativi sulle conseguenze di questo diluvio informativo, ad esempio sotto il profilo educativo e cognitivo. Un altro ambito molto dibattuto, sul piano mediatico ed educativo, riguarda la sicurezza. Per gli autori sono due i fattori che più di tutti influiscono sulla riconfigurazione del concetto di sicurezza in rete: l’esposizioni a immagini o a esperienze online dannose, e l’estrema facilità d’accesso a informazioni potenzialmente pericolose.

Per quanto il volume si ponga in prevalenza su un piano divulgativo, e con un taglio molto più giornalistico che scientifico, contiene alcune interessanti analisi e considerazioni di più ampio respiro, utili per coloro che desiderano avere uno sguardo d’insieme su tali tematiche.

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