nuove dipendenze e interventi possibili

vanno pensati interventi efficaci per le persone più giovani

Se il consumo cresce è in parte anche grazie all'offerta di un mercato che è in continua evoluzione. Secondo i dati dell'Osservatorio Europeo sulle droghe (EMCDDA) ogni anno sul continente europeo vengono introdotte 372 Nuove Sostanze Psicoattive (NSP). Si tratta inizialmente di sostanze non conosciute, composte da molecole sintetiche o naturali che riproducono gli effetti di sostanze già note ai consumatori ma che sono state potenziate in laboratorio..

data di pubblicazione:

21 Agosto 2024

Come affrontare e con quali strumenti le nuove dipendenze, con o senza sostanze, che coinvolgono la generazione dei nativi touch? E’ questo l’interrogativo di fondo a cui tenta di rispondere un contributo scientifico disponibile sulla rivista Mission – Italian quarterly journal of addiction, di giugno 2024.

Il mercato delle sostanze psicoattive è un mercato in continua evoluzione, così come lo sono i dati sui consumi, che secondo fonti governative (Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia del 2024) sono in aumento in tutta la popolazione, ma soprattutto nella fascia dei preadolescenti (13-14 anni) e adolescenti (15-19 anni).

Una fascia di popolazione che si caratterizza per la prima volta come la generazione che è nata e cresciuta confrontandosi abitualmente con la rete, con tutto quello che comporta questa interazione.

Se il consumo cresce è in parte anche grazie all’offerta di un mercato che è in continua evoluzione. Secondo i dati dell’Osservatorio Europeo sulle droghe (EMCDDA) ogni anno sul continente europeo vengono introdotte 372 Nuove Sostanze Psicoattive (NSP). Si tratta inizialmente di sostanze non conosciute, composte da molecole sintetiche o naturali che riproducono gli effetti di sostanze già note ai consumatori ma che sono state potenziate in laboratorio.

Un esempio è quello della cannabis sintetica, che ha una percentuale di THC che può superare il 17%. Tutti elementi questi che rappresentano un rischio ulteriore per i consumatori e che rappresentano un problema per chi lavora con gli adolescenti nell’ambito delle dipendenze.

L’articolo, oltre all’aspetto delle dipendenze da nuove sostanze, sottolinea l’importanza di monitorare anche altre due forme di dipendenza che sono in aumento tra i giovani: il gioco d’azzardo online (GDA) e la Sex addiction (SA). Due forme di dipendenza comportamentale che si adattano bene agli stili di vita dei giovani, in quanto l’offerta di giochi e di materiale pornografico sono disponibili continuamente 24 ore su 24 sulla rete.

L’articolo dopo aver inquadrato queste forme di dipendenza, ritenute rilevanti soprattutto tra la popolazione giovanile, passa alle ipotesi su come affrontarle. Una delle metodologie che viene menzionata come efficace per la prevenzione sui giovani è la peer education, soprattutto nel campo del GDA, le NPS e la SA. Ambiti questi relativamente recenti e ancora poco conosciuti dai professionisti, per cui il passaggio di informazioni e competenze tra pari risulta molto efficace.

L’altro strumento presentato come efficace per trattare le dipendenze di cui sopra è la psicoterapia cognitiva. Più fonti scientifiche ne attestano la validità in questi ambiti, senza prescindere da alcune condizioni: condividere gli obiettivi con il paziente e individuare piani di lavoro realistici, con lo scopo di prepararlo ad affrontare anche eventuali difficoltà. Soprattutto nell’ambito del GDA e la SA “(…) risulta basilare lavorare sull’identità del soggetto, aumentandone il coping, le competenze razionali ed emotivo.”

In particolare nel lavoro terapeutico con gli adolescenti, sempre un pò restii a chiedere aiuto, è importante approfondire il significato che assume il consumo di sostanze o di certi comportamenti all’interno dell’identità del soggetto o nel rapporto con i coetanei.

Ed è proprio per il lavoro con gli adolescenti che la comunità scientifica ha ritenuto efficace anche un altro metodo: la terapia di gruppo. Strumento da utilizzare con coetanei che condividono la medesima diagnosi.

Il contributo non vuole essere esaustivo sulle possibilità di metodi e strumenti da utilizzare con queste addiction. In quanto relativamente nuove e poco conosciute queste dipendenze necessitano di un continuo aggiornamento da parte dei professionisti che lavorano con i giovani. Una maggiore conoscenza dei fenomeni, empatia e astensione dal giudizio giocano un ruolo fondamentale nella presa in carico dei pazienti, rendendo il ruolo del terapeuta più autorevole.

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