Un articolo sul sito di Internazionale approfondisce il tema della diffusione degli steroidi per aumentare lo sviluppo muscolare, soprattutto tra gli uomini. Un fenomeno che fino a venti anni fa era relegato al mondo delle palestre, ma che oggi grazie all’allentamento dei tabù sui farmaci in generale e alla diffusione dei social, stanno tornando di uso più comune tra molti uomini tra i 15 e i 64 anni.
Secondo Jim McVeigh, ricercatore dell’università metropolitana di Manchester che studia le dipendenze, sarebbero circa 500.000 i maschi che nell’ultimo anno avrebbero assunto steroidi in Gran Bretagna, dato che viene anche dall’osservazione degli operatori dei servizi di scambio di siringhe (nati per evitare la trasmissione dell’hiv tra gli eroinomani) che vedevano arrivare sempre più spesso consumatori di steroidi.
“Joseph Kean, esperto di servizi per tossicodipendenti e alcolisti, ritiene che potrebbero essere il doppio: “Non è escluso che ci siano 70mila consumatori di steroidi che usufruiscono dello scambio di aghi”. Se la stima più bassa è corretta, tra gli uomini di quella fascia di età il consumo di steroidi è diffuso come quello di cocaina. Se invece è giusto il numero più alto, gli steroidi sono la seconda sostanza illegale più usata nel paese dopo la cannabis.
Tra gli steroidi più noti ci sono il metandrostenolone, o Dianabol, colloquialmente chiamato Dbol, e il trenbolone (tren).
“La maggior parte di quelli che chiamiamo steroidi sono vari tipi di testosterone sintetico. Il testosterone è l’ormone responsabile dei tratti che in genere associamo alla mascolinità: voce profonda, muscoli sviluppati, peli sul corpo, aggressività. Durante un ciclo di steroidi, in cui i livelli di testosterone possono essere fino a cento volte superiori al normale, i sistemi che producono tessuto muscolare ed energia vanno su di giri, consentendo di sollevare più peso, recuperare più velocemente e sviluppare più muscoli.
Ma non è solo il tessuto muscolare che risponde al testosterone. I follicoli piliferi eccessivamente stimolati possono smettere di funzionare, causando la calvizie. I globuli rossi aumentano, ispessendo il sangue e stressando il cuore. E poiché il testosterone è la materia prima per produrre estrogeni, gli steroidi possono far schizzare la concentrazione di questi ormoni, portando il corpo a trattenere l’acqua e a far crescere il tessuto adiposo mammario.”
La maggior parte degli steroidi consumati nel Regno Unito è prodotta nel paese in laboratori segreti, usando precursori chimici legali spesso importati dalla Cina o dall’India.
Il risultato di questa non conoscenza su come gli steroidi sono costruiti rappresenta un fattore di rischio alto per la salute. Secondo alcuni medici, scienziati e operatori sociali che stanno studiando gli effetti a lungo termine di queste sostanze, ancora poco conosciute, in futuro ci saranno problemi di salute per gli attuali consumatori, problemi che graveranno sul servizio sanitario con i loro cuori e testicoli deboli e con disturbi cognitivi per ora solo sospettati.
“Oggi il consumatore medio di steroidi è più giovane – tra i venti e i trent’anni o addirittura adolescente – e più ingenuo. Non è un culturista che fa regolarmente le analisi del sangue e si prende cura della sua salute, ma un ragazzo che forse neanche si allena”, e questo rappresenta un ulteriore problema, perché manca la maturità fisica ed emotiva secondo alcuni.
Per contrastare la diffusione di steroidi, pubblicizzata molto sulla rete, i paesi hanno adottato diverse strategie. Quella più dura è applicata in alcuni paesi del Nord Europa, ad esempio in “(…) Danimarca e Svezia la polizia può fare irruzione a sorpresa nelle palestre, e perfino fermare le persone per strada e chiedere un test immediato delle urine. Questa strategia è detta muskelprofiler, profilazione muscolare.
In GB, dove si possono detenere queste sostanze, ma è illegale venderle, esiste un approccio alternativo. Approccio basato su cliniche per consumatori di steroidi. “Lo scopo della clinica non è affrontare le persone che fanno abuso di steroidi. “Non si sentono come gli altri consumatori di stupefacenti, si considerano molto più sani”, dice John McNeil, un esperto di dipendenze. Il punto è aiutarle a farlo in sicurezza, e poi incoraggiarle a riflettere.”
Il servizio offre analisi del sangue e la possibilità di parlare con dei professionisti sul proprio livello di salute. Un approccio che per ora è limitato a poche cliniche esistenti, ma che in futuro dovrebbe espandere questo servizio, soprattutto alle persone più giovani che, sebbene informati, sono troppo sicuri di sè e poco attenti a dosaggi ed effetti collaterali.
Internazionale. 19/25 luglio 2024 • Numero 1572