AL VIA LA NUOVA AGENZIA EUROPEA SULLE DROGHE

al posto dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, è stata creata l'Agenzia dell’Unione europea sulle droghe

compito dell'agenzia europea sulle droghe è di fornire all’Unione europea (Unione) e agli Stati membri dell’Unione informazioni fattuali, obiettive, affidabili e comparabili, allerte precoci e valutazioni del rischio e di raccomandare misure concrete

data di pubblicazione:

30 Luglio 2024

A inizio luglio, al posto dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, è stata creata l’Agenzia dell’Unione europea sulle droghe. Di fatto, la nuova agenzia avrà compiti e mezzi rafforzati, pur intervenendo sugli stessi campi e problemi dell’Osservatorio.

Di seguito, rinviamo alla descrizione dell’Agenzia dell’Unione europea sulle droghe così come presentata dal sito istituzionale dell’UE. “I compiti generali dell’Agenzia in relazione a stupefacenti, consumo di stupefacenti, disturbi legati a tale consumo e tossicodipendenze, prevenzione, trattamento, cure, riduzione del rischio e del danno, riabilitazione, reinserimento sociale e recupero, mercati e offerta di stupefacenti, compresi la produzione e il traffico illeciti, e altre questioni pertinenti connesse agli stupefacenti e le loro conseguenze sono quelli di:

  • fornire all’Unione europea (Unione) e agli Stati membri dell’Unione:
    • informazioni fattuali, obiettive, affidabili e comparabili;
    • allerte precoci e valutazioni del rischio;
  • raccomandare misure concrete, basate su dati probanti, per affrontare le sfide di cui sopra in modo efficiente e tempestivo.

Nello svolgimento dei suoi compiti, l’Agenzia deve rispettare i diritti fondamentali e le norme in materia di protezione dei dati e adotta un approccio basato su dati probanti, integrato, equilibrato e multidisciplinare al proprio lavoro.

compiti specifici dell’Agenzia sono i seguenti.

  • Monitoraggio:
    • raccogliere, analizzare e diffondere informazioni e dati provenienti dai punti focali nazionali, dalla ricerca e da altre fonti su tutti gli aspetti del fenomeno degli stupefacenti.
  • Preparazione:
    • scambiare informazioni e mantenere il sistema di allerta precoce per le nuove sostanze psicoattive, in collaborazione con l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto e altre agenzie al fine di preparare relazioni iniziali e valutazioni del rischio;
    • valutare le minacce per la salute e la sicurezza attraverso l’individuazione tempestiva delle nuove tendenze in materia di stupefacenti che hanno un impatto sull’Unione;
    • istituire e far funzionare un sistema europeo di allerta antistupefacenti;
    • monitorare i precursori di droghe* e sostenere la Commissione europea nell’attuazione della normativa dell’Unione sui precursori;
    • istituire e far funzionare una rete di laboratori medico-legali e tossicologici per la produzione di dati, lo scambio di informazioni, l’organizzazione della formazione e il sostegno all’attuazione di programmi di garanzia della qualità e l’armonizzazione della raccolta di dati e delle tecniche di analisi.
  • Sviluppo delle competenze:
    • sviluppare e promuovere interventi basati su dati probanti, migliori pratiche e consapevolezza in relazione a effetti negativi degli stupefacenti, prevenzione, trattamento, cure, riduzione del rischio e del danno, riabilitazione, reinserimento sociale e recupero;
    • valutare le misure nazionali per determinarne la conformità al più recente stato delle conoscenze scientifiche e alla realizzazione degli obiettivi dichiarati;
    • sostenere gli Stati membri nella valutazione e nello sviluppo delle politiche nazionali in materia di stupefacenti e nell’attuazione delle loro politiche, standard di qualità, migliori pratiche e approcci innovativi;
    • fornire formazione e programmi di studio specializzati, nonché strumenti e sistemi di supporto pertinenti;
    • implementare cooperazione internazionale e assistenza tecnica;
    • identificare i principali temi di ricerca e contribuire allo sviluppo e all’attuazione dei programmi quadro di ricerca e innovazione dell’Unione.”
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