SCOPERTA IN BRASILE UNA PIANTA COMUNE CONTENENTE CBD

La scoperta apre quindi la prospettiva di un'alternativa legale e sicura alla cannabis

l'analisi chimica ha rilevato che la “Trema” contiene CBD ma non THC, sollevando la possibilità di una nuova fonte abbondante del primo, che non dovrebbe affrontare gli ostacoli legali e normativi della cannabis

data di pubblicazione:

2 Luglio 2024

In Brasile è stata identificata una pianta comune, contenente il cannabidiolo (CBD), ma non il THC. La scoperta apre quindi la prospettiva di un’alternativa legale e sicura alla cannabis.

Gli scienziati hanno scoperto il cannabidiolo, un composto della cannabis noto come CBD, in una comune pianta brasiliana, aprendo nuove strade potenziali per la produzione della sostanza sempre più popolare.
Il team ha trovato il CBD nei frutti e nei fiori di una pianta nota come Trema micrantha blume, un arbusto che cresce in gran parte del Paese sudamericano ed è spesso considerato un’erbaccia, ha dichiarato all’AFP il biologo molecolare Rodrigo Moura Neto dell’Università Federale di Rio de Janeiro nel giugno 2023.

Il CBD, sempre più utilizzato da alcuni per trattare condizioni come l’epilessia, il dolore cronico e l’ansia, è uno dei principali composti attivi della cannabis, insieme al tetraidrocannabinolo, o THC – la sostanza che fa sentire i consumatori sballati.

L’efficacia del composto come trattamento medico è ancora oggetto di ricerca.

Neto ha detto che l’analisi chimica ha rilevato che la “Trema” contiene CBD ma non THC, sollevando la possibilità di una nuova fonte abbondante del primo – che non dovrebbe affrontare gli ostacoli legali e normativi della cannabis, che continua a essere fuorilegge in molti luoghi, compreso il Brasile.

È un’alternativa legale all’uso della cannabis”, ha detto.

È una pianta che cresce in tutto il Brasile. Sarebbe una fonte di cannabidiolo più semplice ed economica”.

Gli scienziati avevano già trovato il CBD in una pianta affine in Tailandia.

Neto, che non ha ancora pubblicato i suoi risultati, ha detto che ora intende ampliare il suo studio per identificare i metodi migliori per estrarre il CBD dalla “Trema” e analizzarne l’efficacia in pazienti con patologie attualmente trattate con cannabis medica.

Il suo team ha recentemente vinto una sovvenzione di 500.000 real (104.000 dollari) dal governo brasiliano per finanziare la ricerca, che secondo le sue stime richiederà almeno cinque anni per essere completata.”

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