DIECI REGOLE PER PREVENIRE LE OVERDOSE DA OPPIACEI

Un decalogo composto di regole e di comportamenti da tenere per minimizzare il rischio di decesso in caso di overdose

In presenza di derivati del Fentanil, i comuni dosaggi di Naloxone possono essere insufficienti, anche se, comunque, utili per un primo soccorso

data di pubblicazione:

22 Novembre 2023

Dieci regole per prevenire le overdose da oppiacei. Sono i consigli che Riccardo Gatti, psichiatra responsabile del SErD di Milano ed esperto di sostanze, formula in un articolo pubblicato sul proprio blog.

“In presenza di derivati del Fentanil, o di eroina ad alta potenza, i comuni dosaggi dell’antidoto delle overdose da oppiacei (il Naloxone) possono essere insufficienti, anche se, comunque, utili per un primo, parziale, soccorso. In particolare con i derivati del Fentanil la persona deve essere monitorata a lungo e può essere necessario somministrare l’antidoto a dosi maggiori ed in modo prolungato, altrimenti il ritorno in uno stato coma che prelude alla morte, diventa, più che una probabilità, una certezza.

E’ quindi importante avere tutti gli elementi per comprendere come prevenire la possibilità di una overdose da oppiacei. 

Cosa molte persone ignorano? 

  • Le overdose sono più facili se gli oppiacei sono assunti endovena ma ATTENZIONE (!) le overdose sono possibili anche per altre vie di assunzione, per esempio sniffando o fumando la sostanza. Quindi, se per chi assume farmaci oppiacei sotto controllo medico e con dosaggi definiti, l’overdose è molto improbabile, se non impossibile, per chi assume eroina o altri oppiacei procurati da uno spacciatore o comprati via internet, il rischio di trovarsi con le pupille a punta di spillo, depressione respiratoria (con progressivo arresto del respiro) e depressione del sistema nervoso centrale, con conseguente coma … è una possibilità reale da tenere presente.
  • Attenzione anche a quando si assumono oppiacei dopo un periodo di astinenza, dopo una disassuefazione o quando, comunque, non li si è più assunti per un certo periodo. Ritornare alle dosi precedenti assicura una alta probabilità di overdose, perché la tolleranza all’oppiaceo è diminuita, spesso di molto.”

Di seguito, le dieci regole per prevenire le overdose da oppiacei elencate da Gatti:

  1. “MAI DA SOLI (quando arriva l’overdose è difficile che lasci il tempo di chiamare soccorsi)
  2. MAI CONTEMPORANEAMENTE (se anche si è in compagnia, se la sostanza ha un principio attivo troppo alto, più persone possono andare in overdose contemporaneamente)
  3. MAI MISCHIANDO PIU’ DROGHE, ALCOLICI O FARMACI (potrebbero avere effetti sinergici aumentando la possibilità di overdose o di altri effetti pericolosi)
  4. MAI IN UN LUOGO DIFFICILMENTE ACCESSIBILE
  5. MAI IN UN LUOGO DOVE NON C’E’ UNA LINEA TELEFONICA O IL CELLULARE NON HA CAMPO
  6. SEMPRE IN PRESENZA DI ALTRE PERSONE CHE POSSIBILMENTE ABBIANO CON SE IL NALOXONE E LO SAPPIANO USARE PRONTAMENTE IN CASO DI OVERDOSE, IN ATTESA DELL’ARRIVO DEI SOCCORSI (esistono formulazioni di questo antidoto per le overdose che si vendono in farmacia, senza ricetta e costano pochissimo – un medico di un Servizio Dipendenze o che lavora in un Pronto Soccorso ne conosce bene l’uso e può insegnare come adoperare l’antidoto)
  7. SEMPRE CHIAMANDO SUBITO I SOCCORSI (112) IN CASO DI QUALUNQUE MALORE CONSEGUENTE ALL’USO DI OPPIACEI
  8. SEMPRE RIMANENDO IN ATTESA DEI SOCCORSI (MAI ANDARSENE O RIMANERE SOLI NEL FRATTEMPO) E DI UNA OSSERVAZIONE IN PRONTO SOCCORSO DA PARTE DI PERSONALE DI RIANIMAZIONE ESPERTO (anche se ci si sente meglio o in astinenza, per effetto del Naloxone praticato sul posto, la situazione può essere momentanea. Gli oppiacei già assunti, ancora attivi, possono provocare nuovamente il coma)
  9. MAI ABBANDONANDO IL PRONTO SOCCORSO PRIMA DEL TEMPO, ANCHE SE CI SI SENTE BENE  (l’overdose può essere superata, ma non possibili complicazioni, anche gravi, che possono subentrare in un secondo tempo)
  10. RIFLETTENDO SULL’ACCADUTO (sopravvivere ad una overdose dovrebbe suggerire una riflessione su come evitare di ripetere l’esperienza, anche cercando gli aiuti necessari per cambiare il proprio stile di vita)

Quanto sopra vale anche per l’assunzione di oppiacei di qualunque genere se “auto-prescritti” al di fuori di un trattamento medico opportunamente monitorato.”

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