AUMENTO DELLA PRODUZIONE DI COCA IN COLOMBIA

i piccoli produttori vendono spesso in perdita, mentre i gruppi del narcotraffico mantengono alti margini di profitto

Aumento della produzione di coca e di cocaina in Colombia, Perù, Bolivia, Venezuela, Honduras e Guatemala

data di pubblicazione:

11 Novembre 2023

Le coltivazioni di coca sono aumentate del 13% in Colombia nel 2022, con una superficie totale di 230.000 ettari. Questo dato rappresenta il secondo record annuale consecutivo in Colombia. Secondo il rapporto annuale dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), la Colombia si conferma il primo produttore mondiale di foglie di coca e di cocaina.

“Nella presentazione del rapporto, Leonardo Correa, coordinatore del Sistema integrato di monitoraggio delle colture illecite (Simci), ha sottolineato che si riduce il progresso nel numero di ettari, ma cresce la produzione potenziale di cocaina, da 1.400 tonnellate nel 2021 a 1.738 nel 2022. In totale, un’espansione del 24%. “Il tasso di aumento della superficie coltivata si è ridotto, siamo passati da una crescita del 40% a una del 13%, ma la produzione potenziale di cocaina è aumentata parecchio”, ha spiegato Correa. L’UNODC ha attribuito questa crescita all’avanzamento delle colture poiché i lotti sono in età più produttive e situati in aree a maggiore produttività.

L’impennata della produzione in Colombia non è un fenomeno isolato nella regione. La stessa tendenza all’aumento di colture di coca è osservabile in Perù, Bolivia, Venezuela, Honduras e Guatemala. Ciò sembra attestare una sovrapproduzione di cocaina, che ne sta facendo scendere la redditività per i piccoli coltivatori. ““La gente vende in perdita”, spiega Holmer Pérez Balmaceda, la cui famiglia, come molte nella regione, coltivava le foglie di coca. Anche nel dipartimento di Cauca, nel sudovest del paese, i prezzi sono precipitati: un anno fa un’unità di foglie di coca (12,5 chili) veniva venduta a 70mila pesos colombiani (17,25 dollari), mentre oggi costa poco più della metà (38mila pesos).” Al contrario, i gruppi di narcotrafficanti, che pure si stanno parcellizzando, mantengono altissimi margini di profitto. Appare quindi necessario diminuire la domanda espressa dai mercati in Europa e Asia.

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