USO DEI DIVIETI E STRATEGIE PER RIDURRE I RISCHI DEL FUMO

LE SIGARETTE ELETTRONICHE COME STRUMENTO ALTERNATIVO

la soluzione ottimale resta sempre e comunque la cessazione totale da qualsiasi prodotto contenente nicotina ma, in realtà, tali prodotti se utilizzati correttamente e non come strumenti per aggirare i divieti di fumo, possono rappresentare una valida alternativa a rischio ridotto rispetto alle tradizionali sigarette.

data di pubblicazione:

15 Maggio 2023

Sul sito del Sole 24 ore è possibile leggere un interessante articolo sull‘importanza delle differenze, per quanto riguarda i profili di rischio, tra il consumo di  sigarette elettroniche e il tabacco riscaldato rispetto alle sigarette tradizionali. Si tratta di un articolo scritto a seguito della proposta del Ministro della Salute Orazio Schillaci di introdurre alcuni divieti e assimilare di fatto i prodotti di nuova generazione con le sigarette tradizionali.

Il Direttore Scientifico del Board del MOHRE (Medical Observatory on Harm REduction) e il direttore dell’Osservatorio ribadiscono che rispetto ai consumi “(…) la soluzione ottimale resta sempre e comunque la cessazione totale da qualsiasi prodotto contenente nicotina ma, in realtà, tali prodotti se utilizzati correttamente e non come strumenti per aggirare i divieti di fumo, possono rappresentare una valida alternativa a rischio ridotto rispetto alle tradizionali sigarette”.
Le modalità di consumo ed i prodotti non sono pertanto da considerare tutti uguali sotto l’aspetto del rischio per la salute, in quanto è ormai riconosciuto a livello scientifico che il pericolo maggiore deriva dalla combustione delle oltre 4.500 sostanze tossiche sprigionate dal fumo di sigaretta.
Nei prodotti di nuova generazione, a “rischio ridotto”, mancando la combustione viene quindi a mancare il fattore di maggior pericolo per la salute, e nel “(…) caso dei fumatori incalliti si tratta di un consumo della nicotina ‘responsabile’ per ridurre i rischi per sé e per gli altri”. Assimilare queste categorie di prodotti rischia di : “non riconoscere il potenziale rischio ridotto di tali prodotti e la loro utilità nella lotta al tabagismo; mortificare, disincentivare e creare disinformazione nei confronti di chi è già passato a tali prodotti e di chi vorrebbe tentare di intraprendere questo percorso”.
Pur riconoscendo nella nicotina il fattore che genera dipendenza, per i fumatori che non sono riusciti ancora a risolvere questo problema la nicotina diventa anche parte della soluzione, venendo usata spesso come ‘terapia sostitutiva’ sotto forma di gomme, spray, cerotti.
In molti paesi del mondo, in particolare quelli anglosassoni, il passaggio dalle sigarette tradizionali a quelle elettroniche ha diminuito significativamente l’incidenza dei tumori, inoltre le sigarette elettroniche vengono consigliate anche a quei fumatori che sono refrattari alla cessazione o hanno avuto diagnosi gravi.
In Italia invece sembra persistere una visione del fumatore come del “vizioso”, che “se l’è cercata”, con la conseguenza che molti fumatori, anche a seguito di diagnosi o eventi gravi continuano a fumare sigarette tradizionali.
Gli autori sottolineano l’importanza di calare nella realtà le giuste misure di prevenzione, come avvenuto in passato nel caso del metadone per l’eroina e le cinture di sicurezza durante la guida, che devono si tutelare le persone più fragili, i minori e i non fumatori, ma che non devono mai perdere di vista i bisogni dei consumatori.
“Una revisione di letteratura pubblicata di recente sul Journal of Community Medicine Public Health Care, ha confermato come le politiche basate sui divieti portano benefici ai non fumatori ma “sui fumatori non funzionano, anzi aumentano morbilità e costi a carico dei tabagisti”. Che, in quanto affetti da una dipendenza, come dichiarato dall’UE, vanno aiutati con strumenti diversificati”.
Va quindi trovata una “proposta ricevibile”, per tutte le persone che non riescono a smettere di fumare, da affiancare ai vari divieti che non sempre si sono rivelati efficaci, senza togliere nessun merito alla legge Sirchia che ha tutelato i non fumatori.

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