CENTRI PER IL DISTURBO DA DIPENDENZA DALLA RETE IN ITALIA

La maggioranza di utenti presi in carico appartengono alla fascia d'età 15-18 anni e sono di genere maschile

Secondo la mappatura, sono 102 i centri che si occupano di dipendenza da Internet, con 3.667 utenti presi in carico e 358 professionisti impegnati.

data di pubblicazione:

13 Maggio 2023

Il portale Sanità Informazione riporta alcuni dati relativi a una recente mappatura dei centri che si occupano di dipendenza dalla rete, la prima di questo tipo, effettuata dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Iss. Secondo la mappatura, sono 102 i centri che si occupano di dipendenza da Internet, con 3.667 utenti presi in carico e 358 professionisti impegnati. La copertura territoriale dei centri non è omogenea, essendo sovrarappresentate le regioni del Nord Italia. La maggioranza di utenti presi in carico appartengono alla fascia d’età 15-18 anni e sono di genere maschile. “Gli utenti in carico dichiarati sono soprattutto maschi (75%), mentre la fascia d’età presa in carico più frequentemente (22,9%) è quella compresa tra i 15 e i 17 anni e il primo contatto è quasi sempre da parte dei genitori. Secondo la mappatura sono 358 i professionisti impiegati all’interno dei centri, soprattutto psicoterapeuti (30%), assistenti sociali (16%), educatori professionali (15%) e medici psichiatri o neuropsichiatri (15%). Tra gli strumenti di diagnosi il 96% dei servizi utilizza il colloquio clinico, il 58% la testistica standardizzata e il 51% le scale di personalità. I percorsi di trattamento offerti sono caratterizzati prevalentemente da un approccio multimodale integrato che vede nell’intervento di sostegno psicologico al paziente (93%) l’intervento maggiormente proposto, a seguire la psicoterapia individuale (91%) e l’intervento di sostegno psicologico ai familiari (82%), l’intervento psicoeducativo individuale (73%) e la psicoterapia familiare (68%). La maggior parte delle risorse territoriali, il 91%, è in grado di rispondere alla domanda relativa al trattamento anche di altre dipendenze comportamentali, in particolare da gioco d’azzardo (69%) e shopping compulsivo (20%) e sex addiction (20%). Il 72% dei centri prende in carico utenti anche per le dipendenze da sostanze legali (soprattutto alcol e nicotina, rispettivamente 86% e 46%) e il 69% per dipendenze da sostanze illegali. Tra quest’ultime il 65% per abuso di cannabinoidi e cocaina. L’accessibilità ai servizi è gratuita nell’88% dei casi, tramite ticket nel 10% dei casi e tramite altri accessi nel 2% dei casi.”

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