CRITICHE DELL’INCB (ONU) ALLE POLITICHE DI LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS

secondo l'ufficio dove la cannabis è stata legalizzata i dati mostrano che i problemi di salute legati alla cannabis sono aumentati.

Alla base di queste critiche ci sarebbe la preoccupazione per l'aumento di problemi di salute, le influenze negative dell'industria della cannabis, l'aumento di consumi di cannabis dei giovani adulti, la mancata riduzione delle attività criminali legate al traffico.

data di pubblicazione:

1 Aprile 2023

L‘INCB (International Narcotics Control Board) delle Nazioni Unite, nel suo ultimo report ha espresso una sostanziale bocciatura alle politiche di legalizzazione della cannabis a uso ricreativo messe in atto da alcuni governi negli ultimi anni. Fra le principali ragioni di preoccupazione elencate dal report, rispetto alle politiche di legalizzazione, vengono citate l’aumento di problemi di salute, le influenze negative dell’industria della cannabis, l’aumento di consumi di cannabis dei giovani adulti, la mancata riduzione delle attività criminali legate al traffico. Un articolo del Quotidiano della Sanità riassume così la vicenda: “Una vera e propria, e forse inattesa, bocciatura per le politiche di legalizzazione della Cannabis è arrivata oggi dall’International Narcotics Control Board (INCB) delle Nazioni Unite che nel suo ultimo rapporto sostiene come in tutte le realtà dove “la cannabis è stata legalizzata i dati mostrano che i problemi di salute legati alla cannabis sono aumentati”.

Il panel delle Nazioni Unite ha espresso preoccupazione per il fatto che l’industria della Cannabis sempre più “in crescita” stia alimentando il passaggio a un uso ancora maggiore della droga, pubblicizzando i propri prodotti “in particolare ai giovani, in modi che riducono la percezione del rischio”. “Negli Stati Uniti, è stato dimostrato che adolescenti e giovani adulti consumano molta più Cannabis negli stati federali in cui è stata legalizzata rispetto ad altri stati in cui l’uso ricreativo rimane illegale”, afferma il rapporto dell’INCB. I nuovi prodotti a base di Cannabis, inclusi i “commestibili”, o i prodotti da svapo commercializzati in confezioni accattivanti, hanno aumentato la tendenza e il rapporto avverte che queste tattiche hanno contribuito a una “banalizzazione” degli impatti del consumo di Cannabis sul pubblico, specialmente tra una fascia demografica più giovane. “Questo è un motivo di grande preoccupazione, così come il modo in cui i danni associati all’uso di prodotti a base di Cannabis ad alta potenza vengono minimizzati “, ha affermato il presidente dell’INCB Jagjit Pavadia. In tutte le giurisdizioni in cui la Cannabis è stata legalizzata, i dati mostrano che i problemi di salute legati alla Cannabis sono aumentati. Tra il 2000 e il 2018, i ricoveri medici globali correlati alla dipendenza e all’astinenza da Cannabis sono aumentati di otto volte. I ricoveri per disturbi psicotici correlati sono quadruplicati in tutto il mondo.

I giovani, il cui cervello è ancora in fase di sviluppo, sono particolarmente colpiti dagli effetti negativi sulla salute del consumo abituale di Cannabis. Ciò può influire sui risultati scolastici e sul comportamento sociale. Prove statistiche provenienti dal Colorado (Stati Uniti) mostrano che gli incidenti stradali mortali con conducenti sotto l’influenza della Cannabis sono quasi raddoppiati dal 2013 al 2020. L’obiettivo principale dichiarato dai governi per la legalizzazione della Cannabis è sempre stato quello di ridurre le attività criminali e aumentare la salute e la sicurezza pubblica. Nel suo rapporto, l’INCB sottolinea che questo obiettivo non è stato raggiunto. Pavadia ha dichiarato che “le prove suggeriscono che la legalizzazione della Cannabis non ha avuto successo nel dissuadere i giovani dall’usarla e che i mercati illeciti persistono”. I dati mostrano che la fornitura illegale di Cannabis continua a livelli elevati in tutte le giurisdizioni che hanno optato per la legalizzazione, raggiungendo il 40% in Canada, quasi il 50% in Uruguay e persino il 75% in California. La generazione di entrate fiscali è stata indicata come un altro obiettivo importante dai governi che hanno promosso la legalizzazione della cannabis ma l’INCB rileva che, sebbene il gettito fiscale derivante dalla vendita di cannabis sia aumentato di anno in anno in Canada e negli Stati Uniti, il gettito fiscale è stato inferiore al previsto, rappresentando solo l’1% del bilancio negli stati di legalizzazione.

L’INCB è poi preoccupato per la tendenza tra un piccolo numero di governi di legalizzare formalmente la Cannabis per scopi ricreativi, perché i trattati sul controllo della droga richiedono che l’uso di droghe sia limitato a scopi medici e scientifici e rileva che l’impatto sulla società non è stato sufficientemente studiato. I dati presentati dai paesi sono limitati e spesso troppo recenti per trarre conclusioni significative e i modelli legislativi variano notevolmente tra i paesi, rendendo difficile confrontare i quadri e fare previsioni su successi e fallimenti. L’INCB sottolinea che gli effetti del consumo di Cannabis sugli individui e sulle società dovrebbero essere ulteriormente studiati prima che i governi prendano decisioni vincolanti a lungo termine. L’INCB ricorda quindi ai governi che cercano soluzioni alternative per quanto riguarda i reati legati alla cannabis che le convenzioni sul controllo della droga offrono una notevole flessibilità. Nella sua relazione, l’INCB ricorda agli Stati membri che la legalizzazione della Cannabis per uso non medico viola le convenzioni sulla droga e sottolinea che i concetti di decriminalizzazione e depenalizzazione offrono percorsi alternativi per gestire i reati legati alla Cannabis.

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