DIVIETO DI VENDITA DI TABACCO:

gli obbiettivi della nuova zelanda e le conseguenze nel bhutan

La Nuova Zelanda ha "Lanciato nel 2021, il piano d'azione Smokefree Aotearoa 2025, che introdurrà un divieto totale di vendita di tabacco, aumentando ogni anno l'età legale per fumare, con l'intento di eliminarlo completamente.

data di pubblicazione:

20 Febbraio 2023

Dopo il Buthan e il Turkmenistan la Nuova Zelanda è il terzo paese, a livello mondiale, a proibire la vendita di tabacco per i giovani nati dopo il 1 gennaio 2009, impegnandosi anche a ridurre i punti vendita in tutto il paese. Ma quali conseguenze avranno questo tipo di leggi, visto gli effetti che il proibizionismi ha causato nel passato, si domanda un articolo sul sito inglese Talkingdrugs?  La Nuova Zelanda ha “Lanciato nel 2021, il piano d’azione Smokefree Aotearoa 2025, che introdurrà un divieto totale di vendita di tabacco, aumentando ogni anno l’età legale per fumare, con l’intento di eliminarlo completamente. ” Queste le finalità generali, mentre quelle specifiche, secondo  le parole del Ministro della Salute, sarebbero indirizzate verso la popolazione Maori, quella che storicamente ha il più alto tasso di fumatori e quindi quella più a rischio di contrarre malattie correlate.
Ma la legge non si concentra solo sulla proibizione: ” 
Vietare la vendita di tabacco è solo una parte della politica. Il piano d’azione ridurrà il numero di venditori di tabacco, aumenterà le campagne, regolerà i prodotti in modo che sembrino meno attraenti, contengano meno nicotina e coinciderà anche con un aumento degli investimenti nella ricerca, valutazione, monitoraggio e azione a livello di comunità.”
Tutte queste azioni sono quelle che, secondo 
Michael Givel dell’Università dell’Oklahoma, sono mancate in Buthan, e che secondo alcuni dati non solo non hanno diminuito il numero di fumatori e il numero di rivendite autorizzate, ma hanno fatto anche aumentare il traffico illecito di tabacco.
Nel 2006, a distanza di due anni dall’entrata in vigore della legge, “(…)  sono stati sequestrati 130.000 Ngultrum (valuta locale) di tabacco di contrabbando. Nel 2007 quel numero era salito a 620.000 e nel 2008 aveva raggiunto 1,4 milioni di Ngultrum. Il notiziario bhutanese Kuensel ha riferito che tra il 2018 e il 2021 il governo ha sequestrato 17,8 milioni di Ngultrum di tabacco.”
Un rapporto dell’OMS indicava già l’esistenze di un mercato illegale prima della legge del 2004, ma i dati portati da Givel dimostrano un aumento significativo negli ultimi anni.
Se dovessimo basarci sull’esperienza del Bhutan cosa si può aspettare la Nuova Zelanda? Vanno tenuti comunque in considerazione più fattori per questo paese: il primo è che il mercato illegale di tabacco non ha mai avuto numeri importanti, il secondo che il tabacco è rimasto disponibile per chi vuole usare le sigarette elettroniche e un terzo è la campagna di informazione sui rischi messa in campo dal governo neozelandese, cosa che invece sembra essere mancata in Bhutan vanificando gli effetti della legge. 

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