L'USO RECENTE DI CANNABIS AUMENTA IL RISCHIO DI INFARTO

data di pubblicazione:

9 Settembre 2021

Secondo i risultati di un nuovo studio canadese, “Recent cannabis use and myocardial infarction in young adults: a cross-sectional study”, pubblicato a settembre sul Canadian Medical Association Journali, gli adulti di età inferiore a 45 anni che riportano un consumo recente di cannabis hanno il doppio di probabilità di subire un infarto, e tale probabilità è maggiore nei fumatori di cannabis abituali. Lo studio apporta prove a studi precedenti che mostravano, in ambienti ospedalieri, un collegamento fra uso frequente di cannabis e infarto al miocardio. Lo studio ha esaminato in modo accurato la relazione che frequenza d’uso della cannabis e metodo di consumo hanno con il rischio di infarto al miocardio nei giovani adulti. I ricercatori hanno esplorato i dati provenienti da un’indagine dell’US Centers for Disease Control and Prevention (CDC) comprendente 33.000 adulti di età compresa fra 18 e 44 anni, dei quali il 17% avevano riportato di avere usato cannabis nell’ultimo mese. Un episodio di infarto era riportato nell’1.3% (61 di 4.610) consumatori di cannabis, contro lo 0.8% (240 di 28.563) non utilizzatori di cannabis. Va inoltre osservato che gli utilizzatori di cannabis erano più propensi di essere maschi, di fumare sigarette normali ed elettroniche e di essere forti bevitori, fattori che potrebbero avere contribuito all’aumento del loro rischio di infarto; tuttavia, questi fattori, più altri che potrebbero aumentare il rischio di infarto, sono stati ponderati ai fini dell’analisi statistica.

Il Dr. Karim Ladha, un medico dell’Unity Health di Toronto ha così commentato lo studio: “A causa della recente legalizzazione e decriminalizzazione, l’uso di cannabis sta incrementando nei giovani adulti nordamericani, e non conosciamo ancora bene i suoi effetti sulla salute cardiovascolare. Abbiamo trovato un’associazione fra l’uso recente di cannabis e l’infarto al miocardio, che persiste nonostante una solida analisi. Inoltre, questa associazione era consistente in tutte le modalità di consumo di cannabis, incluso il fumo, la vaporizzazione, e altri metodi (cibo). Ciò uggerisce a riguardo che nessun metodo di consumo è più sicuro di altri a tale riguardo”.

Infine, va osservato che lo studio fornisce informazioni sul rapporto, ma non sul meccanismo biologico, fra uso di cannabis e infarto al miocardio.

LINK ALLO STUDIO (INGLESE)

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