OPPIOIDI: L'ITALIA RISCHIA UNA DERIVA AMERICANA?

Da alcuni anni negli USA è una delle principali tendenze legate all’uso e abuso di sostanze: il forte aumento di mortalità dovuto agli oppioidi, trainato dall’uso improprio di Fentanyl, un potente farmaco antidolorifico, ritenuto 100 volte più forte dell’eroina, di cui c’è stato negli ultimi anni un abuso di prescrizioni da parte dei medici. In un breve articolo di Gianni Santucci pubblicato sul Corriere della Sera, ci si domanda se qualcosa di simile possa accadere anche in Italia. Finora   nel nostro paese si  è registrato un solo decesso attribuito al Fentanyl, ma negli ultimi mesi sono stati segnalati in due città episodi di spaccio di farmaci oppioidi e un incremento degli acquisti online di sciroppi alla codeina. Per le informazioni disponibili, dunque, nonostante sia opportuno tenere alta la vigilanza sul tema, sul breve periodo non ci sono segnali o indicatori che facciano temere un aumento significativo di decessi attribuiti a oppiodi anche in Italia. Appare comunque necessario monitorare con attenzione lo sviluppo del mercato nero dei farmaci in Italia, che seppure di dimensioni molto inferiori rispetto a quello nord-americano, risulta comuque in lieve crescita.