FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE AL GIOCO D'AZZARDO PROBLEMATICO NEGLI ADOLESCENTI: UNA META-ANALISI

data di pubblicazione:

5 Giugno 2017

gioco online minoriUn’interessante review e meta-analisi di studi longitudinali sul gioco d’azzardo permette di mettere in luce alcuni fattori di rischio e di protezione. La review ha l’obiettivo di identificare rischi precoci e fattori protettivi per pre-adolescenti, adolescenti e giovani adulti, associate con lo sviluppo conseguente di problemi di gambling. La ricerca sistematica di studi e di letteratura grigia dal 1990 al 2015 ha identificato 15 studi pubblicati in 23 articoli. La meta-analisi ha quantificato l’ampiezza dell’effetto di 13 fattori di rischio individuali (frequenza dell’uso di alcol, comportamenti anti-sociali, depressione, genere maschile, uso di cannabis, uso di droghe illegali, impulsività, numero di attività di gioco, gravità dei problemi di gioco, ricerca di sensazioni forti, uso di tabacco, violenza, temperamento impulsivo), un fattore di rischio relazionale (comportamenti antisociali fra pari), un fattore di rischio comunitario (risultati accademici scadenti), un fattore protettivo individuale (status socio-economico) e due fattori protettivi relazionali (controllo parentale, problemi sociali). L’ampiezza dell’effetto in media varia da piccolo a medio e le analisi condotte rivelano che i risultati sono, in generale, solidi rispetto alla qualità degli approcci metodologici degli articoli inclusi. Queste scoperte sottolineano la necessità di sforzi di prevenzione globale che riducano i fattori di rischio e che monitorino i profili di giovani adulti ad alto rischio. Ciò che mancano maggiormente, negli studi analizzati, sono i fattori protettivi, sui quali è necessario investigare maggiormente, alla pari dei fattori di rischio addizionali, al fine dell’elaborazione di programmi di prevenzione e di riduzione dei rischi.

Dowling N. A. et alter, Early risk and protective factors for problem gambling: A systematic review and meta-analysis of longitudinal studies, Clinical Psychology Review, Volume 51, February 2017, pp. 109–124

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