NPS: la compravendita passa per il web

i maggiori compratori in rete di queste sostanze sono i giovani

più di 260mila studenti tra i 15 e 19 anni (l’11% della popolazione studentesca) ha ammesso di aver assunto nella propria vita almeno una Nps e oltre 160mila (il 6,4%) lo ha fatto nel corso dell’anno

data di pubblicazione:

16 Aprile 2025

La diffusione delle droghe sintetiche passa per il web e per i social. E i maggiori compratori di queste sostanze sono rappresentati dai giovani, che sono anche i più abili a navigare sul web. E’ quanto si apprende da un articolo sul sito ilsole24ore.

L’attenzione dell’articolo si concentra sulle Nuove Sostanze Psicoattive -NPS, “(…) ossia molecole, principalmente sintetiche, che si ottengono modificando la struttura chimica di base di una sostanza stupefacente: hanno effetti analoghi alle sostanze più conosciute (eroina, cocaina, ecc.) ma non essendo ancora state del tutto studiate non si conoscono terapie salvavita per intossicazioni gravi”.

Secondo la Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze in Italia del 2024, i più esposti sono i giovani: nel 2023, più di 260mila studenti tra i 15 e 19 anni (l’11% della popolazione studentesca) ha ammesso di aver assunto nella propria vita almeno una Nps e oltre 160mila (il 6,4%) lo ha fatto nel corso dell’anno. Di fatto le sostanze più consumate dopo la cannabis.

Per Marco Cavallo direttore della sezione Nuove sostanze psicoattive e droghe sintetiche della Direzione centrale per i servizi antidroga (Dsca) le ragioni di questo consumo sono diverse.

“(…) I ragazzi vi ricorrono di più perché oltre ad essere più inconsapevoli e a temere meno le novità, sono anche molto bravi a navigare su Internet dove possono rintracciarle non solo sul dark web ma anche sui social. E non c’è bisogno di avere contatti diretti con il mondo criminale: lo spacciatore è il computer”.

Lo spazio del web, usato come canale di spaccio, risulta poi molto difficile da intercettare per le Forze dell’Ordine, soprattutto quando il pagamento avviene in criptovalute afferma Cavallo.

Tutto questo ha avuto la conseguenza che la platea dei consumatori si sta allargando. Le NPS in pratica hanno creato un mercato parallelo a quello delle sostanze classiche.

Ad oggi nel mondo esistono oltre mille diverse Nps, raggruppate in classi in base alla somiglianza con le sostanze più conosciute. Esse appartengono a diverse classi chimiche come catinoni, cannabinoidi, benzodiazepine, fenetilamine, oppioidi (in cui rientrano i pericolosissimi fentanili).

La loro creazione avviene in modo molto rapido e non sempre è possibile classificarle in tempi adeguati per inserirle nelle liste delle sostanze vietate (le tabelle ministeriali allegate al Dpr 309/1990) dove debbono quindi essere inserite.

modalità di utilizzo delle NPS sono molto varie: possono essere sniffate, fumate, ingerite, iniettate e si presentano come polveri, cristalli, pasticche, spray, liquidi. Possono essere sciolte anche nelle sigarette elettroniche. Tutto questo non fa che facilitarne l’accettazione e l’utilizzo da parte dei giovani.

Il rischio maggiore rimane sempre l’incognita sulla loro composizione, un’incognita che rappresenta un rischio altissimo per la salute, che in alcuni casi può provocare rapidamente anche overdose.

 

 

 

 

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