Cosa ne sappiamo dei nitazeni

si tratta di oppioidi sintetici molto più potenti del fentanil

Questi nuovi oppioidi sono spesso molto potenti, con potenza ed efficacia frequentemente superiori a quelle del fentanil. L’etonitazene, ad esempio, il farmaco prototipo del nitazene, è uno degli analoghi più potenti ed è almeno 10 volte più potente del fentanil in vivo

data di pubblicazione:

30 Gennaio 2025

Sul sito Insostanza.it un articolo ci aiuta a capire cosa sono i nitazeni. Si tratta di oppioidi benzimidazoli, detti anche nitazeni, una classe di oppioidi sintetici spesso indicati come “nuove sostanze psicoattive oppioidi, NPS”. Essi agiscono, come tutti gli oppioidi, sui recettori mu del sistema oppioide endogeno.

“Questi nuovi oppioidi sono spesso molto potenti, con potenza ed efficacia frequentemente superiori a quelle del fentanil. L’etonitazene, ad esempio, il farmaco prototipo del nitazene, è uno degli analoghi più potenti ed è almeno 10 volte più potente del fentanil in vivo. Questo comporta che una piccola quantità consente la produzione di molte dosi tipiche da strada e, allo stesso tempo, può comportare un rischio maggiore di overdose potenzialmente letale”.

Gli oppiacei sintetici attualmente sono particolarmente presenti in alcuni Paesi baltici, tipo Estonia e Lettonia. La loro presenza sul mercato nero sembra sia dovuta al calo di produzione di oppio avvenuto in Afganistan con la salita al potere dei Talebani, che ne hanno proibito la coltivazione illegale.

Ma il problema di salute più importante riguarda il “(…) fenomeno del policonsumo, ossia l’utilizzo in contemporanea o in successione di più sostanze psicoattive, e nella impossibilità di conoscere la reale composizione di tali associazioni.

Ad es., la cannabis può essere adulterata dalla presenza di cannabinoidi sintetici, l’ecstasy adulterato da catinoni sintetici o dal Viagra. Gli stessi nitazeni possono adulterare altre droghe.
Spessissimo vi è la copresenza di sedativi, ansiolitici come le benzodiazepine o il sedativo per uso veterinario (non umano) xilazina. Questa è un agonista dei recettori αlfa2-adrenergici,  che agisce a livello centrale ed è utilizzato per la sedazione in contesti veterinari”.

A questo si aggiunge il fatto che in molti Paesi, i nitazeni, non vengono rilevati nei test tossicologici post-mortem per cui il numero dei decessi può non essere certo o essere sottostimato.

Per questo motivo risultano importanti i servizi di riduzione del danno e la giusta disponibilità di naloxone (Narcan) per tutti i casi di overdose.

 

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