una proposta di legge per regolamentare l’utilizzo degli smartphone

Nelle scuole dove lo smartphone non è ammesso, gli studenti socializzano e apprendono meglio. Prima dei 14-15 anni, il cervello emotivo dei minori è molto vulnerabile all’ingaggio dopaminergico dei social media e dei videogiochi. In base a questa ed altre affermazioni, sostenute dal pedagogista Daniele Novara e da Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta, è partito l’appello per una nuova legge che vieti l’utilizzo degli smartphone prima dei 14 e 15 anni.

L’appello  “Smartphone e Social Media: ogni tecnologia ha il suo giusto tempo“, che è stato sottoscritto anche da altre personalità, chiede al Governo di  impegnarsi per far sì che nessuno dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze possa possedere uno smartphone personale prima dei 14 anni e che non si possa avere un profilo sui social media prima dei 16 anni, comportamenti che possono avere conseguenze molto dannose.”

I promotori tendono anche a chiarire che “(…) la nostra non è una presa di posizione anti-tecnologica ma l’accoglimento di ciò che le neuroscienze hanno ormai dimostrato: ci sono aree del cervello, fondamentali per l’apprendimento cognitivo, che non si sviluppano pienamente se il minore porta nel digitale attività ed esperienze che dovrebbe invece vivere nel mondo reale”.