DISTURBI ALIMENTARI ANCHE AL MASCHILE

molteplici influenze sociali possano causare l’interiorizzazione di un ideale del corpo maschile mesomorfo (caratterizzato da una muscolatura visibile associata a bassi livelli di grasso corporeo)

Seppure colpiscano in prevalenza le donne, i disturbi alimentari si declinano anche al maschile

data di pubblicazione:

27 Settembre 2024

Seppure colpiscano in prevalenza le donne, i disturbi alimentari si declinano anche al maschile. Secondo la dott.ssa Elena Lazzeri, è invece necessaria una maggiore attenzione alla declinazione del fenomeno al maschile. Questo in conseguenza della maggiore importanza che norme e le convenzioni sociali attribuiscono all’immagine corporea maschile.

Scrive Lazzeri: “I principali gruppi demografici maschili a cui sembra associato un maggior rischio di disturbi alimentari sono:

  • Minoranze sessuali e di genere: un recente studio (Nagata et al. 2020) evidenzia come uomini appartenenti a minoranze sessuali (Gay, Bisexual, Pansexual…) e appartenenti a minoranze di genere come i transgender, abbiano maggiori probabilità di avere disturbi alimentari rispetto agli eterosessuali. Le ricerche suggeriscono che tale aumento del rischio, possa derivare dall’esposizione cronica a fattori di stress come pregiudizio, discriminazione e omofobia interiorizzata.
  • Atleti: ragazzi e uomini che praticano sport sensibili al peso (ad esempio lottatori, pugili, fantini, canottieri) e sport estetici (ad esempio pattinatori artistici, ginnasti, bodybuilder) corrono un rischio maggiore di sviluppare disturbi alimentari (Karrer et al. 2020). Per alcuni sport, infatti, rientrare in una specifica classe di peso, può comportare dei vantaggi e spingere quindi gli atleti a comportamenti alimentari disfunzionali per passare rapidamente a un peso più basso.
  • l modello “quadripartito” di Tylka (2011) è uno dei modelli socioculturali nato dal successivo perfezionamento del modello di influenza tripartita di Thompson. Tale modello teorizza che pressioni provenienti da molteplici influenze sociali possano causare l’interiorizzazione di un ideale del corpo maschile mesomorfo (caratterizzato da una muscolatura visibile associata a bassi livelli di grasso corporeo) che porta a due possibili traiettorie di percorso:

    1. Insoddisfazione per la propria muscolosità che predice i comportamenti mirati ad aumentare la massa muscolare;
    2. Insoddisfazione per il grasso corporeo che predice in modo significativo disturbi del comportamento alimentare.

    Il modello di Tylka

    Le influenze sociali teorizzate da Tylka sono quattro:

    • Media: l’uso del social media come Instagram, Youtube …, espone i ragazzi e gli uomini a forti pressioni esterne per conformarsi ad un corpo magro e muscoloso. La ricerca di Tylka del 2015 ha collegato anche l’uso della pornografia nei giovani all’aumento dell’insoddisfazione del grasso corporeo attraverso l’internalizzazione dell’ideale mesomorfico.
    • Genitori: famiglie che espongono regolarmente ragazzi e uomini a immagini mediatiche di corpi maschili mesomorfi rafforzano l’interiorizzazione di questo ideale che dalla ricerca sembra svolgere un ruolo di mediatore centrale nella relazione tra pressione familiare ad un corpo magro e muscoloso e insoddisfazione della muscolosità e insoddisfazione per il grasso.
    • Amici: percepire la pressione dei pari verso un corpo mesomorfo sembra essere direttamente associato all’aumento dell’insoddisfazione della propria muscolosità.
    • Partner: le potenziali pressioni del partner verso un corpo mesomorfo non sono state incluse nel modello tripartito originario, ma Tylka ha scoperto che tale influenza è l’unica ad avere un’associazione diretta con i disturbi del comportamento alimentare. Tale associazione non sembra essere mediata da altre variabili come invece succede per le altre influenze sociali prese in esame dal modello.”
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