RELAZIONE AL PARLAMENTO SU ALCOL E PROBLEMI ALCOL CORRELATI

nel corso degli ultimi 10 anni la prevalenza dei consumatori a rischio è diminuita del 11,7% per gli uomini, del 6,5% per le donne

Nel 2022 è in lieve aumento, rispetto all’anno precedente, il consumo di alcol nell’anno (66,3% nel 2021 e 67,1% nel 2022), e tale aumento si osserva esclusivamente tra le donne (passate dal 56,1% al 57,5%)

data di pubblicazione:

29 Luglio 2024

Sono stati presentati al Parlamento i dati, aggiornati al 2022, del Ministero della Salute relativi ai consumi di alcol e ai problemi alcol correlati. La struttura della relazione è, come sempre, molto articolata e ricca di rilevanti informazioni. Oltre ai principali dati attinenti i consumi alcolici in Italia, nella relazione vi sono vari riferimenti e confronti con la situazione dei consumi alcolici in Europa. Di seguito, alcuni estratti della relazione:

“Secondo i dati ISTAT nel corso del 2022 il 67,1% della popolazione italiana di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica (pari a 35 milioni e 918 mila persone), con una prevalenza maggiore tra i maschi (77,4%) rispetto alle femmine (57,5%). Il 19,3% dei consumatori (10 milioni 310 mila persone) beve quotidianamente (28,4% tra i maschi e 10,7% tra le femmine).

Nel 2022 è in lieve aumento, rispetto all’anno precedente, il consumo di alcol nell’anno (66,3% nel 2021 e 67,1% nel 2022), tale aumento si osserva esclusivamente tra le donne (passate dal 56,1% al 57,5%); stabile il consumo giornaliero (19,4% nel 2021 e 19,3% nel 2022), mentre in aumento il consumo fuori pasto (30,7% nel 2021 e 31,7% nel 2022) e il consumo occasionale (46,9% nel 2021 e 47,9% nel 2022).

Nell’arco di tempo che va dal 2012 al 2022  l’ISTAT ha, invece, rilevato:
– un aumento dei consumatori nell’anno (dal 64,6% al 67,1%)
– la diminuzione della quota di consumatori giornalieri (dal 23,6% al 19,3%)
– l’aumento dei consumatori occasionali (dal 41,0% al 47,9%)
– l’aumento dei consumatori fuori pasto (dal 26,0% al 31,7%).

Nel 2022, beve vino il 54,9% della popolazione di 11 anni e più, di cui 65,1% maschi e 45,2% femmine. Nella stessa popolazione considerata, beve birra il 51,3%, con una prevalenza dei consumatori di sesso maschile pari al 63,7% rispetto al 39,6% di quella femminile. Gli aperitivi alcolici, amari e superalcolici sono consumati, nel 2022, dal 48% della popolazione di 11 anni e più (58,5% degli uomini e il 38,0% delle donne).

Nel 2022 i consumatori giornalieri di bevande alcoliche che hanno bevuto vino sono stati il 16,7% (24,2% maschi e 9,6% femmine), mentre quelli che hanno bevuto birra il 5,4% (8,9% maschi e
2,1% femmine) ed infine hanno bevuto aperitivi, amari, superalcolici lo 0,9% (1,4% maschi e 0,4% femmine).

Nel tempo si assiste anche a sensibili cambiamenti, in tutte le classi di età, nel tipo di bevande consumate. Il consumo esclusivo di vino e birra diminuisce in quasi tutte le fasce di età, mentre aumenta l’abitudine a consumare altri alcolici insieme al vino e alla birra.

Nel 2022, il 47,6% dei ragazzi e il 42,1% delle ragazze di età compresa tra 11 e 24 anni ha consumato almeno una bevanda alcolica nel corso dell’anno; rispetto al 2012 si rileva una diminuzione della prevalenza tra i ragazzi (-3,8 punti percentuali) e, viceversa, un aumento tra le ragazze (+2,7 punti percentuali), aumento che risulta significativo anche rispetto all’ultimo anno precedente (nel 2021 la quota delle ragazze consumatrici giornaliera era pari al 39,2%).

Nella fascia di età 11-24 anni è soprattutto diffusa la consuetudine di bere alcolici fuori dai pasti (più di 1 ragazzo su 4 ha questa abitudine), anche con una frequenza di almeno una volta a settimana, ciò indica un comportamento nel consumo di alcol adottato in modo abituale e potenzialmente a rischio.

Pertanto, possiamo considerare il consumo di alcol tra i giovani, a tutt’oggi, una criticità che suggerisce di mantenere alta l’attenzione su questa fascia di popolazione.
I comportamenti a rischio sul consumo di alcol nella popolazione giovanile sono particolarmente diffusi nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni.

Il fenomeno è differenziato per genere, con valori più elevati tra i ragazzi, sebbene nel tempo stia aumentando in modo significativo il numero di ragazze in questa fascia di età con comportamenti di consumo a rischio.

La prevalenza dei consumatori a rischio, elaborata attraverso l’indicatore di sintesi, è stata nel 2022 del 21,2% per uomini e dell’9,1% per donne di età superiore a 11 anni, per un totale di oltre 8 milioni di individui (M=5.500.000, F=2.500.000) che nel 2022 non si sono attenuti alle indicazioni di salute pubblica.

L’analisi del trend mostra che nel corso degli ultimi 10 anni la prevalenza dei consumatori a rischio è diminuita del 11,7% per gli uomini, del 6,5% per le donne tuttavia, a fronte del decremento rilevato tra il 2020 e il 2021, nel corso dell’ultimo anno il valore è nuovamente aumentato per gli uomini (+6,0%) tornando quindi ai valori precedenti la pandemia; analizzando l’ultimo anno, gli incrementi risultano statisticamente significative per gli uomini nelle classi di età 25-44 e 45-64 (quest’ultimo rilevato anche per la prevalenza dei consumatori binge drinking).”

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