STUDIO IDENTIFICA SEI MODELLI DI CONSUMO DI ALCOL IN EUROPA

Andando a ritroso di 20 anni, gli stessi cluster complessivi sono rimasti invariati dal 2000 al 2019, con due terzi dei paesi che sono rimasti nello stesso cluster per tutte le misurazioni

L'Italia rientra nel primo gruppo di paesi, caratterizzati dal maggior consumo di vino, dal minor consumo di birra e altri alcolici, e dal minor consumo complessivo di alcol

data di pubblicazione:

14 Luglio 2024

Uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Addiction ha identificato sei modelli di consumo di alcol in Europa, in un periodo compreso fra 2000 e 2019.

Nel primo gruppo vi sono i paesi bevitori di vino, che sono Francia, Grecia, Italia, Portogallo e Svezia.  Questi sono caratterizzati dal maggior consumo di vino, dal minor consumo di birra e altri alcolici, e dal minor consumo complessivo di alcol. Nel secondo gruppo troviamo i paesi ad alto consumo di birra e basso consumo di alcolici, come Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Slovenia e Spagna.  In questi vi è un elevato consumo di birra, un consumo relativamente basso di alcolici e il più alto consumo all’estero. Nel terzo gruppo vi sono i paesi ad alto consumo di birra e bevande alcoliche, come Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia, dove vi è un elevato consumo complessivo di alcol, con il più alto consumo di birra e un’alta prevalenza di grandi bevute episodiche.

Nel quarto gruppo sono stati inseriti i paesi ad alto consumo di alcolici, quali Estonia, Lettonia e Lituania. Qui vi è un più alto consumo di superalcolici, ma anche da un elevato consumo di birra, che determina il più alto consumo complessivo di alcol, il più basso consumo di vino e un basso consumo di binge drinking, con un tipo di consumo elevato e regolare. Nel quinto gruppo sono stati raggruppati i paesi ad alto consumo di alcolici e alta astinenza nel corso della vita, che sono Ucraina, Bulgaria e Cipro.  Qui vi è la più bassa prevalenza di bevitori e la più alta prevalenza di astemi, ma allo stesso tempo il più alto consumo regolare di alcolici. Il sesto e ultimo gruppo raccoglie i paesi dove vi è un’alta prevalenza di consumo regolare di alcol e di binge drinking, che sono Finlandia, Islanda, Irlanda, Lussemburgo e Malta. Questi sono caratterizzati dalla più alta prevalenza di bevitori e di binge drinking.

Andando a ritroso di 20 anni, gli stessi cluster complessivi sono rimasti invariati dal 2000 al 2019, con due terzi dei paesi che sono rimasti nello stesso cluster per tutte le misurazioni. Lo studio ha rilevato associazioni significative tra i modelli di consumo e i decessi e i danni alla salute dovuti all’alcol, valutati in termini di anni persi a causa di malattia, disabilità o morte prematura dovuti all’alcol.  I paesi con un elevato consumo di alcolici o un’alta prevalenza di binge drinking, come Estonia, Lettonia, Lituania, Ucraina, Bulgaria e Cipro, hanno registrato la media più alta di decessi e danni alla salute dovuti all’alcol.

“I diversi modelli di consumo dell’Europa sembrano essere profondamente radicati nella cultura e sono quindi difficili da cambiare”, dice Jürgen Rehm, coautore dello studio. “Poiché i modelli di consumo sono fortemente associati al carico di malattia e mortalità, dobbiamo trovare il modo di cambiare i modelli che caratterizzano i cluster con il più alto carico attribuibile all’alcol. Le politiche sull’alcol – conclude – per questo cambiamento sono disponibili e dovrebbero essere prese in considerazione da tutti i Paesi europei, dato che il livello complessivo di consumo di alcol è ancora elevato in questa regione”.

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