MEDICINA DELLE DIPENDENZE SULLE COMUNITA’ TERAPEUTICHE

Il nuovo numero di Medicina delle Dipendenze è dedicato al tema delle Comunità Terapeutiche (CT).

Sono due le sezioni principali che compongono il volume. Nella prima il focus è il sistema organizzativo delle dipendenze in Italia, affrontato secondo varie declinazioni. Mauro Cibin e Luciano Squillaci approfondiscono le CT da un punto di vista storico, ricostruendone la genesi e i valori fondativi. Ciò è funzionale a mettere in luce gli elementi costitutivi, i cambiamenti e le sfide che le CT hanno attraversato e attraversano di fronte al mutamento delle dipendenze nel contesto italiano.

Fabio Lugoboni articola in otto punti e in sei proposte una complessa analisi delle strutture specialistiche territoriali (SerD e CT) che operano nel campo delle dipendenze. Per Lugoboni non è possibile ritornare al passato, ma è anzi urgente che i servizi si adeguino a tutti i livelli alla nuova composizione sociale dell’utenza e alla diminuzione di risorse pubbliche.

Nel secondo gruppo di contributi sono centrali le prassi e le esperienze terapeutiche. Lillia Vitagliano e Micaela Crestani descrivono le specificità e le attività del progetto Frida, una CT interamente al femminile. Nel progetto Frida si adotta un’originale e innovativa ottica di genere, nel quale la comunità viene utilizzata come “cura ambientale”, di cura e di resilienza.

Un altro contributo (Ina Hinnenthal e colleghi) affronta l’esperienza di integrazione pubblico-privato destinata a giovani e adolescenti con uso di sostanze nel contesto genovese. I progetti e gli interventi di vario tipo rivolti alla fascia d’età 14-24 anni, sono caratterizzati dalla elevata flessibilità clinica e gestionale.

Nell’articolo di Grillo, Belfiori e Falco il tema affrontato è l’esperienza della CT Lo Specchio di Iglesias. Si tratta della prima struttura italiana dedicata a pazienti affetti da comorbilità di dipendenze e disturbi alimentari.