NARCOTRAFFICO FUORI CONTROLLO IN ECUADOR

aumento record di uccisioni, violenze e rapimenti ad opera dei gruppi di narcotrafficanti

milioni di ecuadoregni sono emigrati negli ultimi due anni a causa della violenza crescente dei gruppi di narcotrafficanti, che usano modalità molto violente contro la popolazione civile

data di pubblicazione:

22 Settembre 2023

Cresce la preoccupazione in Ecuador, a causa della militarizzazione crescente della società dovuta al forte aumento di uccisioni, violenze e rapimenti dei gruppi di narcotrafficanti. A poche settimane dal voto per designare il nuovo Presidente della Repubblica, alcune zone del paese sono di fatto sottratte al controllo statale e assoggettate alle gang criminali. La vicinanza dell’Ecuador con Perù e Bolivia, i maggiori produttori di cocaina, la presenza di porti importanti e i porosi confini, hanno reso il paese sempre più vulnerabile al narcotraffico. Un report del Guardian offre un fosco ritratto della situazione nel paese, che soprattutto negli ultimi due anni ha conosciuto un forte aumento della violenza esercitata dai gruppi di narcotrafficanti. Nel 2022 si sono registrate nel paese 4.600 morti violente (il doppio dell’anno precedente), ma nel primo semestre 2023  si è già raggiunta la cifra record di 3.568 morti violente. Alcuni quartieri o territori sono sotto il controllo militare delle gang, che impongono il pizzo non solo alle attività commerciali, ma anche ai comuni cittadini.

La forza crescente del narcotraffico è confermata dal rampollo di una delle principali famiglie ecuadoregne: “Ora siamo totalmente invasi dal narcoterrorismo e dobbiamo combatterlo con tutta la forza che abbiamo. La violenza e il tasso di omicidi che stiamo affrontando sono tipici di zone di guerra. Dobbiamo perciò comportarci come in guerra e trattare i gruppi narcoterroristici come nostri nemici“. Il report offre altri modus operandi dei narcotrafficanti in Ecuador che appaiono ricalcare le azioni dei gruppi messicani. Ad esempio, l‘infiltrazione in alcune forze di polizia, ma anche l’uso attivo dei social media per celebrare le gesta criminali o mostrare uccisioni efferate. A conferma della difficilissima situazione vissuta dalla popolazione comune, più di 822.000 ecuadoregni sono emigrati nei primi sei mesi del 2023, e 1,4 milioni lo hanno fatto nel 2022.

 

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