USO CLINICO DELLA KETAMINA NEGLI USA: RISCHI E INCOGNITE ASSOCIATI

Gerard Sanacora, professore di psichiatria a Yale, è considerato uno dei maggiori esperti di ketamina negli USA, studiando da 25 anni il suo utilizzo terapeutico nelle forme depressive più gravi resistenti ai trattamenti farmaceutici tradizionali. In un’intervista pubblicata su Medicalxpress, Sanacora discute alcuni aspetti controversi dell’utilizzo terapeutico di ketamina, in particolare la sua crescente deregolamentazione in concomitanza all’epidemia Covid-19, che ha portato negli USA a una maggiore diffusione della telemedicina e allo sviluppo di cliniche private che somministrano ketamina. Questi sviluppi pongono diverse incognite, in quanto manca un chiaro quadro normativo che regoli i criteri di accesso alla somministrazione di ketamina nell’ambito della telemedicina. In altre parole, non esistono restrizioni al fatto che sempre più persone, dopo un breve consulto e visita online, possano accedere alla prescrizione di ketamina direttamente a casa, senza nessun tipo di supporto medico o psicologico.

Ciò pone ovviamente diversi rischi specifici legati a un uso inappropriato della ketamina, sia di tipo fisiologico che psicologico. In generale, Sanacora sottolinea i pericoli dell’uso di ketamina in assenza di supervisione e aiuto medico-psicologico, che non sono una componente accessoria della cura, ma ne ricoprono una parte essenziale. Come riassume lo studioso, la ketamina non deve essere approcciata come la cura in sé, ma come parte di un piano terapeutico globale in cui il ruolo dello specialista è essenziale nell’indirizzare e supervisionare il trattamento a base di ketamina sulla base delle caratteristiche e dei bisogni del paziente. Sanacora giudica quindi negativamente lo sviluppo di cliniche specializzate nella somministrazione di ketamina, in quanto non forniscono adeguati standard di sicurezza ai pazienti, che sono di fatto lasciati a se stessi.