ALCUNE DOMANDE DA FARSI PER COMPRENDERE IL RAPPORTO TRA GIOVANI E SOCIAL MEDIA: UN LIBRO

Figli di internet, un libro scritto da Matteo Lancini

Quello che si sottolinea più volte è che non si tratta di un manuale di istruzioni che può essere usato indiscriminatamente in ogni contesto e situazione, perché, come emerge dall'esperienza di psicologi e psicoterapeuti dei due autori, "(...) ogni adolescente ha una storia e delle caratteristiche particolari che lo rendono unico e irriducibile a precetti generalizzati.

data di pubblicazione:

11 Gennaio 2023

I social media non possono essere letti solamente come un rischio per gli adolescenti, ma anche come spazi e strumenti per sperimentare forme di relazione di diversa natura, soprattutto per quei giovani maggiormente inibiti socialmente.
Questa è una delle considerazioni che si può trovare nella recensione sul libro Figli di internet, scritto da Matteo Lancini e Loredana Cirillo, edizioni Erikson 2022, e pubblicata sul sito State of mind, il Giornale delle Scienze psicologiche.

Si tratta di un libro che si rivolge prevalentemente a genitori che hanno figli adolescenti o ad adulti che si confrontano con giovani, e che riguarda la gestione del rapporto di questi ultimi con i social media e la tecnologia in generale.
Quello che si sottolinea più volte è che non si tratta di un manuale di istruzioni che può essere usato indiscriminatamente in ogni contesto e situazione, perché, come emerge dall’esperienza di psicologi e psicoterapeuti dei due autori, “(…) ogni adolescente ha una storia e delle caratteristiche particolari che lo rendono unico e irriducibile a precetti generalizzati. Dunque, ciò che tentano di fare gli autori è guidare gli adulti verso la riflessione, stimolando domande utili alla comprensione dell’adolescente con il quale si stanno relazionando, che tengano conto della complessità della realtà in cui viviamo e in cui vivono figli e studenti”.
Il libro si apre descrivendo il tipo di società con cui i giovani si devono confrontare oggi, caratterizzato da una forte relazione online, che spesso sfuma e diventa indistinguibile da quella offline, e con tutta una serie di richieste che gli adolescenti devono accogliere per poter affrontare le loro tappe evolutive.
Si prosegue con tutta una serie di domande che gli autori si pongono e che fanno anche ai potenziali lettori e a cui cercano di rispondere nei singoli capitoli. Queste domande in particolare riguardano l’interpretazione e la gestione degli aspetti psicologici e affettivi coinvolti nel rapporto con i videogiochi, il sexting, i selfie, i social network, il cyberbullismo e tutti i vari rischi che si possono incontrare nel web.
Ma “il principale punto di forza da sottolineare è il linguaggio chiaro e diretto utilizzato dagli autori, che permette di divulgare in maniera facilmente comprensibile anche temi clinicamente importanti e complessi come quello del narcisismo e del senso di inadeguatezza. I capitoli sono brevi e concisi, ricchi di esemplificazioni e disegni rappresentativi che hanno lo scopo di rendere più accessibili i contenuti e focalizzare l’attenzione del lettore su concetti chiave. Si aggiungono parti più “interattive” come questionari e schede di approfondimento affiancate a sezioni dedicate a strategie efficaci per i genitori per relazionarsi con il mondo dei social network in cui i loro figli sono immersi”.

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