CANNABIS E DISTURBO DI USO DI ALTRE SOSTANZE

data di pubblicazione:

10 Maggio 2022

Una tesi di dottorato di Rynaz Rabiee dell’istituto svedese Karolinska ha esaminato le connessioni fra uso di cannabis, incremento di uso problematico di altre sostanze e aumento di disturbi quali ansia e depressione. I risultati della tesi mostrano inoltre che le diagnosi collegate alla cannabis sono gradualmente aumentate, specie presso i giovani adulti e in generale presso gli uomini con bassa istruzione, bassi redditi e disturbi di tipo psichiatrico. Nella sua tesi, Rynaz Rabiee ha studiato il collegamento tra l’uso di cannabis e di altre sostanze illecite, e i disturbi di uso di sostanze fra 9,700 adulti in un arco temporale di 16 anni. I risultati mostrano che l’uso di cannabis non è un fattore di rischio indipendente per i disturbi di uso di sostanze. Secondo Rabiee “L’associazione tra l’uso di sostanze e i disturbi di uso di sostanze sembra essere spiegato dall’uso di altre sostanze. L’uso di cannabis è collegato a un aumento di rischio di uso di altre sostanze a un follow-up di tre anni. Tale rischio è maggiore fra coloro che hanno assunto cannabis nell’ultimo anno ed è dieci volte più alto rispetto a chi non ha mai usato sostanze.”

L’autrice ha inoltre esaminato la connessione tra l’uso di cannabis, ansia e depressione nel corso del tempo tra 1,100 donne nel periodo compreso fra 1955 e 1993, concludendo che la connessione era maggiore fra le donne che hanno usato cannabis negli ultimi vent’anni. Un ulteriore e interessante dato dello studio è relativo all’incremento graduale di diagnosi collegate all’uso di marijuana: nel 2006, tale diagnosi era pari a 6 per 100,000 fra coloro nati fra 1990 e 1994, salito a 61 su 100,000.

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