Presentati i dati del Rapporto Edit (Epidemiologia dei determinanti dell’infortunistica stradale in Toscana), indagine su 6.800 studenti toscani delle superiori. Eccone un’anticipazione.
Uno su quattro è coinvolto, come vittima o come responsabile, in una forma di bullismo on line. Uno su tre fra i 14 e i 19 anni ha avuto un rapporto sessuale completo, ma poco più della metà usa il profilattico. Fumo, alcol e uso di sostanze sono stabili e sovrapponibili alla media nazionale. Aumentano gli adolescenti obesi, ma anche quelli che scelgono di seguire uno specifico regime alimentare.
E’ la fotografia degli adolescenti toscani, così come emerge dal quinto Rapporto EDIT (Epidemiologia dei Determinanti dell’Infortunistica stradale in Toscana), studio multicentrico ideato e realizzato dall’Agenzia Regionale di Sanità (ARS), a partire dal 2005, con cadenza triennale, per indagare i comportamenti alla guida e gli stili di vita a rischio in un campione di quasi 7.000 studenti degli Istituti d’istruzione secondaria di secondo grado della Toscana. Il Rapporto EDIT è entrato recentemente a far parte del Registro delle sorveglianze regionali sugli stili di vita del Ministero della Salute.
Le rilevazioni dei dati sono state svolte su campioni rappresentativi dei giovani che frequentano gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado della Toscana (età compresa tra i 14 e i 19 anni), per rilevare gli aspetti degli stili di vita che li espongono ai più gravi rischi per l’incolumità personale, in primis per traumi stradali, ma più in generale anche per la salute. In particolare i temi di salute e comportamentali esplorati sono i rapporti con i coetanei e la famiglia, l’andamento scolastico, l’uso del tempo libero, l’attività sportiva, i comportamenti alimentari, la pratica sportiva, i consumi di bevande alcoliche e tabacco, l’uso di sostanze stupefacenti e il gioco d’azzardo, i comportamenti sessuali, il fenomeno del bullismo, la qualità e i disturbi del sonno, fino ad arrivare ai comportamenti alla guida, attraverso i quali vengono individuati i principali fattori di rischio associati agli incidenti stradali nei giovani. Da quest’anno sono state aggiunte sezioni specifiche sul disturbo alimentare, sull’utilizzo della sigaretta elettronica, sulle modalità di reperimento e spesa mensile delle sostanze stupefacenti.
Lo studio ha coinvolto circa 6.800 studenti di oltre 80 istituti scolastici toscani. I dati presentati sono quelli relativi alle informazioni più utili alla comprensione dei determinanti fondamentali dell’infortunistica stradale ai principali comportamenti e stili di vita dei ragazzi toscani. Ecco una sintesi delle voci più significative.
Guida. Nel 2018 i guidatori abituali rappresentano il 38,7% del campione totale: il 49,3% dei maschi e il 26,1% delle femmine. Il 34,9% dei guidatori abituali ha dichiarato di aver avuto almeno un incidente nella vita (38,1% dei maschi e 27,8% delle femmine). Gli incidenti aumentano con l’aumentare dell’età: si passa dal 12,6% dei 14enni al 45,6% dei 17enni; mentre nell’ultima classe di età, 18+, il dato diminuisce al 35,9%. Il trend rivela comunque un’importante diminuzione degli incidenti stradali dal 2008 al 2018, risultato confermato da Istat per la fascia d’età 15-20 anni.
Nel 2018 è stata inserita nel questionario una nuova domanda, rivolta a coloro che avevano dichiarato di aver avuto almeno un incidente stradale come conducenti, chiedendo loro se in occasione dell’incidente stavano utilizzando un dispositivo elettronico. I risultati indicano che il dispositivo maggiormente utilizzato è stato lo smartphone, nel 3,8% dei casi, in misura maggiore tra le femmine (4,2%) rispetto ai maschi (3,7%), confermando che questo comportamento rappresenta una delle principali distrazioni alla guida responsabili di incidenti stradali, seguito nel 3,2% dei casi dall’autoradio.
Distress e stato emotivo. Il livello di distress (disagio psicologico) è associato a comportamenti quali il consumo regolare di tabacco (sia fumatori occasionali che abituali), il binge drinking, l’uso di sostanze illegali e l’essere vittima di episodi di bullismo o cyberbullismo. Per quanto riguarda il rendimento scolastico, contrariamente a quanto rilevato in altri studi, l’elevato livello di distress sembra associato prevalentemente a un rendimento scolastico medio-basso.
Fumo. Tra il 2005 ed il 2018 gli studenti che fumano regolarmente in Toscana si mantengono sostanzialmente stabili, con una lieve tendenza all’aumento, passando dal 17% al 19% e le studentesse mantengono sempre prevalenze superiori a quelle dei maschi. Sebbene nell’ultima rilevazione le differenze di genere risultino più marcate, registrando valori pari al 22% per le femmine e al 17,4% per i maschi, i dati risultano sovrapponibili alla media nazionale.
Droghe. Nonostante il fermento descritto nei recenti report riguardo al mercato delle droghe e al loro uso, i consumi in Toscana, come nel resto della penisola, restano stabili, con una lieve tendenza all’aumento dell’uso una tantum, in particolare se riferito ai derivati della cannabis, sostanza che continua ad essere la più consumata. Diminuiscono anche i poliassuntori, sia tra gli sperimentatori, che tra i consumatori più frequenti. Come osservato nei consumi di alcolici e di tabacco, anche per questo comportamento, insiste l’avvicinamento del genere femminile verso quello maschile. La rete amicale e il gruppo occupano ancora un ruolo centrale in questo fenomeno, sia in termini di contesti di consumo, che nei modi di procurarsi le sostanze, rispetto ai quali i ragazzi preferiscono di gran lunga i luoghi di aggregazione e reperire le sostanze tramite lo scambio tra i pari o l’acquisto da amici e conoscenti, anziché l’acquisto in piazza o tra mite Internet.
Alcol. Il fenomeno del consumo di alcolici tra gli adolescenti toscani, seppur ancora consistente, inquadra un andamento generale piuttosto stabile, come per il resto della popolazione, sia regionale che nazionale; birra e aperitivi si confermano come le bevande preferite. Tuttavia i consumi più a rischio, come le ubriacature ed il binge drinking, nel tempo tendono ad aumentare lievemente. In particolare nell’ultima indagine si annulla e s’inverte la differenza di genere sugli episodi di ubriacatura. Sebbene i ragazzi si siano ubriacati più frequentemente nell’ultimo anno, la quota di ragazze che dichiarano di averlo fatto è più alta rispetto ai coetanei.
Gioco. Rispetto al quadro nazionale, il gioco d’azzardo praticato dagli adolescenti toscani non sembra assumere scenari particolarmente diversi o critici. Rispetto a quanto osservato per gli altri comportamenti a rischio (alcol, tabacco, sostanze, etc.), non è stata riscontrata alcuna tendenza da parte delle ragazze alla convergenza nei comportamenti dei due generi. Inoltre, sebbene il coinvolgimento degli adolescenti nel gioco d’azzardo sia consistente e vista anche la quota di ragazzi minorenni coinvolti, l’andamento in diminuzione e peraltro in controtendenza rispetto al resto della popolazione rappresenta un dato importante. Ad oggi non sappiamo se questo sia il risultato delle campagne e degli interventi di prevenzione attuati per frenare questo fenomeno. Tuttavia, a causa della sua estrema capillarità ed eterogeneità per tipologie e contesti di gioco, permane la difficoltà nel monitorare questo comportamento, specialmente in quelle fette di popolazione costantemente connesse come accade per la fascia adolescenziale.
Alimentazione. Rispetto agli stili alimentari dichiarati dagli adolescenti toscani, sebbene il consumo di bibite zuccherate e snack abbia registrato un tendenziale decremento negli anni, per quanto riguarda i consumi quotidiani di frutta e/o verdura, non si raggiungono ancora i livelli raccomandati. Riguardo all’andamento del peso corporeo, secondo quanto riportato in letteratura, negli ultimi anni 30-40 anni la prevalenza globale nei bambini e negli adolescenti di soggetti obesi è aumentata, arrivando per le femmine al 5,6% e per i maschi al 7,8%. I dati toscani riferiti agli adolescenti si attestano al di sotto di queste percentuali, il trend riferito alla quota di soggetti obesi risulta oramai stabile nel tempo, mentre sono in aumento gli adolescenti maschi in sovrappeso. Registrano un aumento anche i ragazzi che scelgono di seguire uno specifico regime alimentare al fine di perdere peso o per motivazioni legate allo sport praticato.
Cyberbullismo. In aumento anche la forma di bullismo «online» o cyberbullismo, che nel 2018 coinvolge ben il 25,2% dei ragazzi (erano il 20,4% nel 2015). Anche in questo caso maggiormente coinvolte continuano ad essere le femmine (27,2%), ma è il genere maschile il responsabile dell’incremento osservato, passando dal 12,8% del 2015 al 23,3% nel 2018 (stabile nelle femmine: 27,5% nel 2015). Le fasce di età più interessate sono quelle comprese fra i 15 e i 17 anni.
Comportamenti sessuali. In linea con il dato nazionale, il 35,9% dei giovani toscani di età compresa fra i 14 ed i 19 anni dichiara di aver avuto un rapporto sessuale completo (dato stabile dal 2005). L’analisi per genere non mostra differenze significative (maschi: 36,5%; femmine: 35,3%) mentre al crescere dell’età la percentuale di ragazzi sessualmente attivi aumenta. Nel corso degli anni l’uso dl profilattico ha visto una progressiva diminuzione, che sembra essersi arrestata nel corso dell’ultimo triennio. Tuttavia soltanto il 58,4% dei ragazzi (femmine: 52,8%; maschi: 63,6%) dichiara di aver utilizzato il profilattico nel corso dell’ultimo rapporto sessuale, ponendo l’accento sulla necessità di fornire maggiori informazioni sui rischi dovuti alle infezioni sessualmente trasmesse.
Per approfondimenti: https://www.ars.toscana.it/studio_edit/index.php