IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE SULLA DIPENDENZA DA GIOCO D'AZZARDO

data di pubblicazione:

23 Febbraio 2018

MIN ISTR“Ho firmato l’appello contro la ludopatia lanciato da Don Zappolini perché come ogni forma di dipendenza limita la libertà delle persone. Come candidata al Parlamento mi sono impegnata ad approvare nella prossima legislatura una legge per regolamentare il consumo del gioco d’azzardo”.

Così la ministra dell’Istruzione, in visita al circolo Arci di Migliarino a Vecchiano che ha deciso di mandare in soffitta le slot-machine costruendo una biblioteca.
“Libri e giochi da tavolo al posto delle slot-machine è un bell’esempio di come il nostro tessuto sociale può rispondere positivamente al crescente fenomeno della ludopatia che non solo costa carissima alle tasche di tante persone, ma come ogni dipendenza, ne mina anche la libertà”. Così la ministra all’Istruzione Valeria Fedeli, candidata del centrosinistra nel collegio senatoriale di Pisa, spiega la visita in programma oggi al circolo Arci di Migliarino a Vecchiano che ha deciso di mandare in soffitta le slot-machine costruendo una vera e propria biblioteca per tutti i soci dotata ovviamente di libri, riviste e giornali, ma anche di giochi da tavolo.

“E’ una bella risposta – spiega Fedeli – a un fenomeno sempre più preoccupante perché non lascia sole le persone davanti a un gioco elettronico mangiasoldi ma cerca di farle stare assieme vincendo prima di tutto quella tendenza alla solitudine e all’isolamento che sono una delle caratteristiche più preoccupanti che si accompagnano alla ludopatia”.

Una scelta anche coraggiosa perché rinunciare alle slot significa anche dire addio a incassi importanti per una struttura che vive delle proprie risorse e dell’impegno dei volontari, ma che il direttivo del circolo Arci ha preso all’unanimità rispondendo positivamente alla campagna “no slot” promossa dall’Arci Nazionale.

“Il che dimostra – dice la ministra – quanto siano importanti i corpi intermedi nel far passare fra le persone messaggi e atteggiamenti positivi e propositivi”. Anche per questo motivo Fedeli ha colto l’occasione per spiegare il senso della propria adesione al manifesto-appello di Don Armando Zappolini presentato lo scorso 7 febbraio e firmato dalla ministra.

L’appello, chiamato “Mettiamoci in gioco” è promosso da una quarantina di associazioni del volontariato e chiede che venga proibita la pubblicità al gioco d’azzardo, che si tagli di almeno un terzo l’offerta riducendo luoghi e occasioni per le scommesse, che si consenta alle Regione di regolamentare il fenomeno e che si aumentino le risorse per la prevenzione e la cura delle persone afflitte da questa dipendenza.

“E’ ovvio che una legge non può bastare – conclude la ministra -ma è anche necessario mettere dei paletti ben piantati per terra su cui costruire una battaglia politica e culturale per liberare tante famiglie rovinate da questa piaga e soprattutto per difendere i nostri giovani che sono uno dei soggetti più esposti a questo tipo di cattive abitudini”.

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