ALLARME SUPER MARIJUANA: PIU' POTENTE, PIU' TOSSICA

data di pubblicazione:

19 Gennaio 2016

cannabisAllarme super cannabis, nuove sostanze girano sul mercato, più potenti, più tossiche. E i più giovani sono esposti a maggiori rischi anche per i prezzi relativamente accessibili.
Gli esperti avvertono: “danno fortissime allucinazioni e sopore, agiscono in maniera devastante sul corpo, in particolar modo dei più giovani“.
Sul fronte delle droghe “potenziate” i dati mostrano un fenomeno in contino mutamento: si può trattare di marijuana potenziata o di cannabinoidi sintetici, in ogni caso sono sostanze molto più forti della norma.
Non esiste marijuana sintetica ma esiste, da anni, una marijuana proveniente da piante che sono geneticamente forzate o coltivate in maniera forzata, per far sviluppare in maniera più forte il tetraidrocannabinolo (Thc), cioè il principio attivo della cannabis.
Non proprio Omg, ma quasi, con effetti anche 10-15 volte più potenti.
Ma ci sono anche i cannabinoidi sintetici, fatti in laboratorio, che agiscono sugli stessi recettori del Thc con effetti ben maggiori.
Secondo gli esperti il rischio con queste super droghe è molto alto e c’è una grande sottovalutazione. L’overdose da cannabis non esiste, ma gli effetti che questa droga può dare sono devastanti, tanto più se si parla di marijuana o hashish con percentuali rinforzate di Thc.

Se fino a qualche anno fa i ragazzi seguiti dai Sert erano rari – spiega Guido Guidoni, responsabile del servizio per le dipendenze dalla Asl 10 della zona nord ovest-, ora abbiamo numerosi utenti anche di 13-14 anni che fanno uso di marijuana, hashish e anche cocaina e eroina.
Ma le persone in cura nei servizi sociosanitari sono la minima percentuale di quanti ne fanno uso, soprattutto per quanto riguarda i cannabinoidi.
Bisogna fare una netta distinzione – sottolinea Guidoni – tra chi ha una dipendenza e chi ne fa uso saltuario, nel secondo caso si sottovalutano spesso i danni. Anche nel consumo occasionale, ci possono essere effetti negativi sul sistema nervoso centrale, sul cervello, può provocare malori, crisi di ansia, attacchi di panico. Dipende molto dal loro uso, dalle caratteristiche del soggetto, dal momento in cui viene assunta la sostanza.
Anche la dipendenza è molto sottile, continua Guidoni, quando i ragazzi smettono di usare le droghe, lamentano difficoltà nell’addormentarsi, ansia, irritabilità.
Di fronte a un fenomeno sempre più diffuso, anche i servizi offerti dal territorio, devono cambiare strategia, negli anni ’80 l’emergenza era l’eroina, oggi occorre pensare anche ai problemi correlati al consumo.

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