I DISTURBI ALIMENTARI E LE DIPENDENZE PATOLOGICHE

data di pubblicazione:

18 Gennaio 2013

Considerando le caratteristiche cliniche e psicodinamiche dei DCA, la loro prevalenza e distribuzione nella popolazione, gli interventi terapeutici praticati su di essi, la loro difficoltà, l’ambivalenza e le resistenze esercitate dai pazienti, nonché l’incertezza degli esiti terapeutici, rimane aperta una importante domanda: esiste una comune eziopatogenesi pscicologica e biologica tra Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) e i Disturbi da abuso di sostenza (DAS)?
Ovvero, i DCA rappresentano la versione “femminile” dell’eroinodipendenza?
Federico Amianto dedica un capitolo del volume Interventi innovativi per le dipendenze patologiche alla trattazione di questo tema.
Dalla sua analisi emerge che entrambe i disturbi sono caratterizzati da una relazione alterata con una “sostanza” in cui coesistono forte appetizione, polarizzazione mentale e comportamentale, dipendenza e danni sia psichici che fisici. Entrambe i disturbi hanno inizio nell’adolescenza e sono caratterizzati da prognosi infausta: possono cronicizzate o causare la morte.
Essi sono curati con trattamenti psicologici e comunitari mentre si mostrano resistenti alla psicofarmacoterapia.
I soggetti affetti mostrano immaturità del carattere e disturbi dell’identità e della razionalità, istanze autodistruttive e fuga dalla realtà richiedono il controllo sintomatologico dei comportamenti autodistruttivi come interventi terapeutici principali.
Al momento sono disponibili solo spiegazioni indirette per chiarire queste analogie.
La distribuzione è quasi complementare nei due sessi, vi è una frequente coesistenza, una comorbilità forte ed eterogenea con Disturbi di Personalità.
Finora due studi dimensionali hanno esplorato i tratti di personalità di questi soggetti evidenziando in entrambi i casi alto Evitamento del Danno, bassa Dipendenza dal Riconoscimento, alta Persistenza, basse Autodirettività e Cooperatività.
Uno studio condotto da Fassino S, Amianto F, Rogna L e Abbate Daga G. e pubblicato su Additive Behavior confronta le dimensioni del temperamento e del carattere (TCI) di soggetti maschi affetti da anoressia nervosa e di soggetti maschi affetti da dipendenza da eroina per verificare se i profili di questi soggetti condividono tratti comuni.
Dai risultati è emerso che Anoressici maschi e Eroinodipendenti mostrano i seguenti tratti comuni: per quanto riguarda il temperamento sono caratterizzati da alto evitamento del danno, nel carattere mostrano bassa autodirettività, ovvero scarso sviluppo della maturità personale, scarsa autostima, scarsa autoaccettazione, bassa cooperatività ovvero scarso inserimento sociale, scarse capacità empatiche, scarsa capacità di collaborare e quindi gravi disturbi di personalità di tipo ansioso e drammatico con forti aspetti narcisistico-antisociali.
In sintesi, secondo l’autore, l’anoressia maschile e l’eroinodipendenza possono rappresentare la via finale comune di una personalità ansiosa, immatura e poco socializzata nei giovani maschi. Tuttavia specifici tratti di personalità possono essere correlati alla scelta della sostanza d’abuso anche quando si tratta di scegliere tra cibo e oppiacei.

I DISTURBI ALIMENTARI E LE DIPENDENZE PATOLOGICHE
Federico Amianto
pag 85-95
Contenuto in:
Interventi innovativi per le dipendenze patologiche
A cura di Remo Angelino, Andrea Gilardini
Ed. Publiedit, Cuneo, 2008

Il volume è disponibile c/o il Cesda

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