ALCOL E CANCRO. PREVENZIONE ed EVIDENZE SCIENTIFICHE

data di pubblicazione:

23 Febbraio 2016

alcohol global status reportL’epidemia mondiale di cancro prevista per i prossimi anni nel mondo e che condurrà a 17 milioni di decessi nel 2030 ha tra i contributori principali l’alcol.
Circa il 6 % di tutte le morti causate dal consumo (uso non solo abuso) di bevande alcoliche, qualunque bevanda alcolica si consumi, può essere evitata scegliendo di non bere o assumendo quantità di alcol che non dovrebbero mai superare i 10 grammi di alcol al giorno (per i maschi).
epidemia cancro

Attualmente i consumi reali di alcol registrati nella popolazione conducono a circa 3milioni e 300mila morti l’anno nel mondo a causa di un gran numero di malattie tra cui le malattie cardiovascolari (33.4%), almeno 12 tipi di cancro (12,5%), incidenti (17%), malattie gastrointestinali (16,2%), malattie nervose e mentali/psichiatriche (17.1%).

uso di alcol morti evitabili

Il cancro, la cirrosi epatica alcolica e gli incidenti stradali sono responsabili di oltre il 90% della mortalità evitabile legata all’alcol per cui la comunicazione dei media, quella istituzionale e quella del modo della produzione hanno l’invito da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a rendere disponibile una informazione valida e corretta da porgere alla popolazione per salvare vite e per evitare che nuovi decessi alcol-correlati si debbano subire a causa della disinformazione, in particolare quella legata a presunti effetti terapeutici dell’alcol che la Corte di Giustizia Europea in una sentenza indica espressamente come non legittime e da evitare.

In Italia la Legge 125/2001 proibisce l’uso di messaggi che propongano messaggi inerenti aspetti terapeutici dell’alcol fatti salvi quelli indicati dal Ministero della Salute.
E’ da evitare soprattutto, ai sensi delle Leggi italiane e delle Direttive Europee, che bambini, minori e adolescenti siano fatti oggetto di informazioni, pubblicità, marketing o messaggi che propongano l’alcol e le bevande alcoliche (tutte le bevande alcoliche) come capaci di generare successo sessuale o sociale o comunque proporre evidenze che risultino ingannevoli rispetto all’evidenza scientifica che comunque in Italia correttamente vieta il consumo per vendita e somministrazione di bevande alcoliche ai minori di anni 18 (in estensione a 25 anni secondo alcuni indirizzi in corso di discussione in termini di linee guida europee come quelle suggerite dall’ Action Plan on Youth Drinking and on Heavy EpisodicDrinking (Binge Drinking) (2014-2016) adottato da tutti gli stati membri della UE.

Action Plan
on Youth Drinking and on Heavy Episodic
Drinking (Binge Drinking)
(2014-2016)

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