USO PATOLOGICO DI INTERNET: UN CONCETTO TROPPO GENERICO?

data di pubblicazione:

19 Settembre 2014

addiction and researchUno dei principali motivi di dibattito, all’interno della discussione clinica e teorica sulle nuove dipendenze collegate alle tecnologie digitali e alla rete, consiste nel determinare se ciò che viene solitamente denominato uso patologico di Internet sia o meno una categoria unitaria. Una parte della letteratura scientifica sostiene infatti che essa sia una categoria debole, in quanto troppo generica e incapace di definire una precisa fenomenologia dell’uso patologico connesso all’uso della rete. In particolare, vi è chi ritiene che essa non consenta di differenziare l’uso patologico rispetto a specifiche attività basate sulle nuove tecnologie digitali, come i giochi online o la fruizione di siti pornografici. Questa critica sembra almeno in parte fondata, considerando che Internet oggi comprende una tale varietà di piattaforme, applicazioni e funzionalità, e di conseguenze di usi diversi, tali per cui considerare la rete come un’entità unica appare ormai scorretto e fuorviante.

L’obiettivo dello studio è di contribuire a una migliore comprensione degli aspetti comuni e differenziali dell’uso patologico di Internet in relazione a diverse e specifiche attività compiute online. A tal fine il campione è stato suddiviso in tre sotto-campioni: un primo gruppo, composto da 69 soggetti, che usano solo giochi online, ma che  non visitano siti pornografici; un secondo gruppo, di 134 soggetti che all’inverso frequentano siti pornografici ma non partecipano a giochi online; e il terzo gruppo, formato da 116 soggetti, che frequentano siti pornografici e usano giochi online. I risultati dell’indagine indicano che in generale la timidezza e il grado di soddisfazione per la vita rappresentano significativi elementi predittivi dell’uso patologico dei giochi online, ma non dell’uso patologico dei siti pornografici. La quantità di tempo trascorso online emerge invece come un fattore predittivo di uso patologico tanto di giochi online che di siti pornografici. Inoltre, non è stata riscontrata nessuna correlazione fra i sintomi dell’uso patologico di giochi online e di siti pornografici.

Gli autori nelle conclusioni sottolineano che i giochi online possono essere utilizzati come forme per compensare deficit sociali quali la timidezza e la scarsa soddisfazione per la propria vita reale, mentre i siti pornografici sono usati primariamente ai fini di eccitazione e di stimolazione sessuale. Tali risultati sembrano suffragare le critiche all’indeterminatezza della categoria di uso patologico di Internet riportate all’inizio e sembrano testimoniare a favore della necessità di distinguere la molteplicità di usi e di funzioni della rete, invece di considerare l’uso patologico di Internet come un fenomeno unitario e coerente.

Pawlikowski M. et alter, Pathological Internet Use – It is a multidimensional and not a unidimensional construct, Addiction Research & Theory, Vol. 22 , Number 2, pp. 166-175.

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