ADOLESCENTI E USO PATOLOGICO DI INTERNET. Un'indagine europea

data di pubblicazione:

20 Dicembre 2013

addiction1Il settimo progetto SEYLE (Saving and Empowering Young Lives in Europe) ha posto al centro dell’azione la valutazione dei fattori di rischio comportamentale su Internet fra adolescenti di vari paesi europei (Austria, Estonia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Israele, Italia, Romania, Slovenia e Spagna). I partecipanti totali dell’indagine sono stati 11956 adolescenti (età media di 14.9 anni) reclutati in modo casuale in istituti scolastici. Gli utenti di Internet sono stati classificati per genere in tre categorie: adattivo, improprio e patologico, in base ai punteggi ottenuti nel Young Diagnostic Questionnaire for Internet Addiction (YDQ).

I principali risultati dell’indagine sono un tasso di prevalenza di uso patologico del 4.4%, più alto fra i maschi che fra le femmine (5.2% contro 3.8%) e con alcune significative differenze fra nazioni. L’uso patologico è correlato in modo significativo alle ore trascorse online, al genere maschile e al vivere in un’area metropolitana. Le attività online più rappresentative e diffuse riportate dal campione sono guardare video, frequentare chat e social network. Altri fattori di rischio, correlati tanto a un uso improprio che patologico, sono il fatto di non vivere con genitori biologici, un basso tasso di coinvolgimento familiare e la disoccupazione dei genitori. Infine, i ricercatori ritengono che un fattore trasversale di rischio per gli adolescenti consista nella mancanza di supporto emotivo e psicologico.

Durkee T. et alter, 2012, Prevalence of pathological internet use among adolescents in Europe: demographic and social factors, Addiction, 107, pp. 2210–2222

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