ALCOL: NON ESISTONO SOGLIE DI CONSUMO "SICURE"

data di pubblicazione:

18 Settembre 2018

L’articolo “Alcohol use and burden for 195 countries and territories, 1990–2016: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2016”, pubblicato sulla rivista The Lancet, realizzata per il Global Burden of Disease Study, afferma, in estrema sintesi, che non esistono soglie di consumo di alcol, neppure molto basse, considerate sicure per la salute. Lo studio è una metanalisi che ha complessivamente preso in esame 694 diversi database e 592 studi prospettici e retrospettivi provenienti da 195 Paesi nel periodo 1990-2016.

“Le stime consentono di affermare che nel 2016 l’alcol era a livello globale la settima causa di morte e di anni di vita persi in buona salute. Lo studio conclude, in accordo con una ricca letteratura scientifica, che esiste una correlazione diretta e inequivocabile tra consumo di alcol e morte prematura, insorgenza di tumori e di malattie cardiovascolari e aggiunge che solo l’astensione totale dall’alcol azzera i rischi per la salute. Suggerisce pertanto di rivedere in questa direzione tutte le politiche sanitarie orientate al controllo del consumo di alcol”.

In merito alla forte credenza popolare, suffragata dall’esito di alcune ricerche, sugli effetti protettivi dell’alcol a basse dosi, lo studio afferma che a dosi basse e al netto dei possibili effetti protettivi, prevalgono comunque i rischi per la salute. Non vi sarebbero quindi soglie definibile come “sicure” nel consumo di alcol. I rischi per la salute dell’organismo tendono ad aumentare in modo più o meno diretto in relazione all’aumento del consumo di alcol. In generale, le donne, gli anziani e i giovanissimi sono le fasce più vulnerabili.

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