AUMENTANO LE FUMATRICI IN ITALIA

In occasione del 31 maggio, giornata mondiale senza tabacco, alcuni dati recenti sull’andamento del fenomeno permettono di avere un quadro aggiornato dei fumatori in Italia. In primo luogo, è interessante notare che il divario di genere fra fumatori è quasi scomparso nel nostro paese, essendovi un totale di 11,7 milioni di fumatori, di cui 6 milioni sono maschi (erano 6,9 milioni del 2016) e  5,7 femmine (erano 4,6 milioni del 2016). Addirittura, in due fasce di età (15-24 e 45-64 anni) le donne fumano più degli uomini, soprattutto nel Nord del Paese. Secondo Roberta Pacifici, direttrice dell’OssFAD: “La legge del 2003 è stata una delle più importanti norme di sanità pubblica che, nata per difendere dal fumo passivo, ha avuto il grande merito di educare al rispetto degli spazi comuni, come dimostrano i dati relativi al comportamento dei padroni di casa rispetto a ospiti fumatori; nel 2006, il 43,1% degli intervistati dichiarava di consentire ai propri ospiti di fumare in casa, nel 2017 solo il 12,4% lo consente”. Inoltre, 9 persone su 10 dichiarano che il divieto di fumo nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro è sempre o quasi sempre rispettato.

Ciò sembrerebbe indicare che, almeno parzialmente, i cambiamenti normativi anti-fumo e le campagne di sensibilizzazione abbiano avuto risultati nel complesso positivi rispetto alla diminuzione dei fumatori e a una maggiore sensibilità sociale verso gli effetti dannosi del fumo passivo.

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