L'IMPULSIVITA' NEL GIOCATORE D'AZZARDO

data di pubblicazione:

9 Dicembre 2016

slot2Un articolo di Graziano Bellio, già Presidente dell’associazione ALEA, analizza la complessa funzione dell’impulsività nelle dipendenze comportamentali e nel gioco d’azzardo. In letteratura non vi è consenso sulla definizione del concetto di impulsività, che sembra caratterizzarsi tanto come tendenza ad agire, quanto come scarsa capacità di inibizione. Semplificando molto il ragionamento, il comportamento impulsivo può essere interpretato come stato oppure come tratto. Coniugando il concetto al gioco d’azzardo, vi è chi, come Blaszczynski e Nower (2002), all’interno di un modello patogenetico comprendente tre diverse traiettorie evolutive che sfociano nella condizione di azzardo patologico, ritiene che una sia specifica dei soggetti ad alta impulsività. Questi soggetti, caratterizzati dai due autori come “impulsivi antisociali“, sono descritti come per lo più maschi, con iniziazione precoce al gioco, tratti impulsivi presenti in più aree di comportamento, problemi di adattamento sociale, minore compliance ai trattamenti. Se alcuni studi longitudinali assegnano al tratto impulsivo un fattore di rischio per il GAP, altri studi assegnano un significato diverso all’impulsività nel GAP, ma ciò è conseguenza anche della scarsa uniformità con cui il concetto è definito e/o dei diversi modelli e strumenti di misurazione utilizzati. E’ infatti riconosciuto che in letteratura “(…) con il termine di “impulsività” si intende un costrutto complesso, multifattoriale, dai contorni confusi e privo di una definizione universalmente condivisa (…) Se da un lato è chiaro che l’impulsività è un fenomeno multifattoriale, dall’altro non è noto quanti e quali siano i fattori in questione, né se all’interno dell’organizzazione impulsiva esistano gerarchie di fattori. Ciò che in ogni caso appare opportuno è la necessità che l’operatore delle dipendenze adotti un pensiero più raffinato nella comprensione del tipo d’impulsività che il paziente presenta allo scopo di adottare trattamenti più personalizzati. Ciò appare particolarmente vero per i soggetti con disturbo da gioco d’azzardo”. In conclusione, per Bellio l’impulsività è di natura multidimensionale, e si manifesta e si articola in modo soggettivo: per questo motivo, a livello di trattamento, appare fondamentale costruire interventi terapeutici il più possibile individualizzati, sulla base di un’attenta analisi del comportamento impulsivo.

Bellio G., 2016, I mille volti del giocatore d’azzardo impulsivo, Dal Fare al Dire, 3, pp. 8-14.

Disponibile c/o CESDA.

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