CRESCE IL CONSUMO DI ALCOL OCCASIONALE E FUORI DAI PASTI

data di pubblicazione:

10 Agosto 2016

istatNel 2015 dichiara di bere alcolici il 64,5% della popolazione di 11 anni e più (pari a 35 milioni e 64 mila persone). Circa otto uomini su dieci e cinque donne su dieci consumano alcol almeno una volta l’anno. Per entrambi i sessi la bevanda alcolica più diffusa è il vino (52,2%), seguita da birra (46,4%) e altri alcolici (42,1%).
Lo mette in evidenza l’Istat nel report “Fattori di rischio per la salute: fumo, obesità, alcol e sedentarietà”. Il consumo di alcolici risulta in lieve aumento nel corso del 2015 rispetto all’ anno precedente (63%), ma in netto calo rispetto al 2003 (68,8%).

Diminuisce in particolar modo il consumo giornaliero di alcol: tra il 2003 e il 2015 la quota di chi consuma bevande alcoliche tutti i giorni scende dal 31,1% al 22,2%, ma aumenta la quota di coloro che consumano alcol occasionalmente (dal 37,7% al 42,3%) e fuori dai pasti (dal 24,8% al 27,9%).
Si osserva, quindi, nel corso degli ultimi anni una trasformazione del modello tradizionale di consumo di bevande alcoliche, basato sulla consuetudine di bere quotidianamente vino durante i pasti, verso i modelli di consumo tipici dei paesi del Nord Europa, caratterizzati da consumi elevati di bevande alcoliche spesso consumate anche al di fuori dei pasti.
Dal 2003 al 2005 il modello di consumo cambia soprattutto per le donne: le consumatrici giornaliere scendono da 4 milioni 563 mila a 3 milioni 321 mila (- 27,2% contro -23,2% dei maschi), mentre aumentano quelle che consumano bevande alcoliche fuori dei pasti, da 3 milioni 676 mila a 4 milioni 996 mila (+35,9%); i consumatori passano invece da 9 milioni 71 mila a 10 milioni 200 mila (+12,4%).
Fra gli uomini aumentano in misura più consistente i consumatori occasionali di bevande alcoliche, da 8 milioni 982 mila a 11 milioni 685 mila (+30,1% contro +9,2% delle femmine). Il consumo di alcol riguarda soprattutto gli adulti; tra i 25 e i 74 anni quasi tre persone su quattro dichiarano di aver consumato alcol almeno una volta nell’ anno.
Tra gli uomini la quota supera l’80%, mentre tra le donne non raggiunge il 63%. Fra i giovani di 11-15 anni dichiara di aver assunto alcolici negli ultimi 12 mesi l’11,3% dei maschi e l’8,3% delle femmine. Già a partire dai 18-19 anni i valori di consumo si avvicinano a quelli della media della popolazione, nel caso delle ragazze sono più elevati (59% contro un valore medio relativo all’ intera popolazione femminile di 52%).
Il consumo giornaliero aumenta fortemente all’ aumentare dell’età: tra i minorenni riguarda l’1,1% dei maschi e lo 0,3% delle femmine, cresce poi progressivamente e raggiunge il massimo tra le persone di 60 anni e più, con percentuali pari al 52% per gli uomini e al 18,7% per le donne. Il consumo di alcol distribuito nel corso dell’anno è più forte nel Centro-Nord, soprattutto nel Nord-est (69,1%) e tra i maschi (79,4%).
Anche la quota più elevata di consumatori giornalieri (24,1%) si concentra nel Nord.
Tra le persone di 25 anni e più, la quota di consumatori di bevande alcoliche aumenta al crescere del titolo di studio conseguito. Ciò avviene soprattutto per le donne: tra quelle con licenza elementare consuma alcol almeno una volta all’ anno il 40,1%, quota che sale al 68,6% fra le laureate. Le differenze di genere, pur permanendo, diminuiscono all’ aumentare del titolo di studio, anche a parità di età. Andamento inverso ha, invece, il consumo quotidiano, che risulta crescente al diminuire del titolo di studio, sia per gli uomini che per le donne.

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