IL "DROGOMETRO": ISTRUZIONI PER L'USO

data di pubblicazione:

4 Aprile 2016

alere DDS2Il sito dell’Agenzia Regionale di Sanità (ARS) mette a disposizione dei lettori una semplice guida per capire il funzionamento del cosiddetto “drogometro”, il cui nome scientifico è Alere DDS2, ovvero del nuovo strumento di rilevazione delle sostanze da poche settimane in uso nei controlli sui guidatori in Toscana. La Toscana è la terza regione italiana, dopo Piemonte e Umbria, a utilizzare questo nuovo strumento, che per le sue caratteristiche tecniche promette di rivoluzionare l’approccio dei test antidroga su strada. Infatti, a differenza dei dispositivi usati in precedenza, Alere DDS2 ha due importanti vantaggi. In primo luogo, consente di testare la positività o meno all’assunzione di un certo numero di sostanze in tempi molto rapidi, praticamente in tempo reale, e con margini di precisione abbastanza elevati. La seconda caratteristica riguarda il fatto che Alere DDS2 funziona sulle principali sostanze d’uso: cannabis, cocaina, oppiacei, amfetamina, metanfetamina, benzodiazepine, oppiacei.

E’ chiaro che ciò si presenta come un cambiamento notevole rispetto al passato: migliorando molto l’affidabilità dei test, ed estendendo la gamma di sostanze oggetto di rilevazioni, i nuovi test antidroga condotti su strada dovrebbero consentire rapidità e precisione, aumentando così la sicurezza collettiva. In che modo, concretamente, funziona questo nuovo strumento? ARS riassume così le procedure: “I controlli prevedono la presenza simultanea in strada di pattuglie di Forze dell’ordine e camper con il personale medico. Gli agenti fermano gli automobilisti, li informano sul test a cui verranno sottoposti e fanno firmare loro il consenso a partecipare: coloro che lo rifiutano vanno incontro a una denuncia penale, equivalente all’essere risultati positivi all’uso di droghe. Il test consiste nel mettere in bocca una cannuccia, collegata da un tubicino al drogometro, che preleva un campione di saliva. In pochi secondi la macchina rivela l’esito delle analisi. Qualora l’automobilista risulti positivo, gli viene ritirata la patente in via preventiva per 10 giorni, inoltre viene sottoposto dal personale medico al kit diagnostico (quantisal o simili) che prevede un doppio prelievo salivare: uno utile per l’analisi di laboratorio (gascromatografia di massa), che entro 10 giorni permetterà di sapere se l’automobilista era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti durante la guida, l’altro in caso di procedimento, qualora l’automobilista dovesse decidere di fare ricorso.”

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